Lo zampino di Zaccagni e la freddezza di Pedro affondano Conceição: le pagelle di Milan-Lazio
MILAN, ITALY - MARCH 02: Pedro of Lazio celebrates his goal during the Serie A match between Milan and Lazio at Stadio Giuseppe Meazza on March 02, 2025 in Milan, Italy. (Photo by Image Photo Agency/Getty Images)
Cala il sipario a San Siro. Finisce 1-2 la sfida tra Milan e Lazio. I voti del big match di Serie A.
Ruggero Gambino
Cala il sipario a San Siro. La Lazio approfitta di un Milan allo sbando e, ringraziando il tap-in di Zaccagni e la freddezza dal dischetto di Pedro, si prende momentaneamente il quarto posto in classifica. Lo stacco di Chukwueze non basta a Sergio Conceição per conquistare un pareggio che, comunque, a poco sarebbe servito in ottica Europa: terza sconfitta consecutiva in campionato per i rossoneri, adesso a -9 dai biancocelesti. Di seguito, le pagelle del match.
Le pagelle del Milan
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Mike MAIGNAN 5 — Nonostante la gran parata in avvio di gara su Dia, la sua prestazione si macchia dapprima con la ribattuta imprecisa in occasione del primo gol e, infine, a causa del rigore concesso in extremis.
Alex JIMENEZ 5 — Nuno Tavares lo salta con una facilità tale da costringere il suo allenatore a cambiarlo all'intervallo (dal 46°Kyle WALKER 6 — Più preciso dello spagnolo, riesce a limitare (in parte) i danni sull'out di destra).
Matteo GABBIA 6 – Il Dr. Jekyll della retroguardia rossonera: attento sulle chiusure, poche sbavature in generale. (dall'83°Luka JOVIC 6 — Entrato nella mischia a fine partita, qualche attimo prima del rigore aveva persino evitato il raddoppio avversario con un'ottima chiusura)
Strahinja PAVLOVIC 4,5 — Ed ecco Mr. Hyde, uscito tra gli applausi dello stadio dopo aver lasciato i suoi in inferiorità numerica. Fino a lì, come spesso in questa stagione, era stato difatti tra i più grintosi del Diavolo, ma sul suo giudizio pesa anche l'assist involontario a Marusic, sul cui tiro arriva il tap-in vincente di Zaccagni.
Theo HERNANDEZ 5 — Passeggia senza scopo da una parte all'altra del campo. La mancanza delle sue cavalcate offensive sulla sinistra si fa sempre più pesante, partita dopo partita.
Yunus MUSAH 4,5 — Tante, troppe ingenuità in ogni zona del campo prima di accomodarsi meritatamente in panchina prima dell'intervallo, da cui, con ogni probabilità, ripartirà anche nelle prossime partite (dal 37°João FELIX 5 — Ancora una volta fumoso. Il fedelissimo del tecnico portoghese non ripaga la sua fiducia, sprecando diverse occasioni per riportare il treno rossonero sui binari giusti).
Youssouf FOFANA 5 — Al netto di un primo tempo da sufficienza piena, la sua prestazione peggiora visibilmente nella ripresa. Inoltre, l'espulsione di Pavlovic arriva sull'ennesimo pallone perso proprio dall'ex Monaco (dal 70°SamuelCHUKWUEZE 6,5 — Per pochissimo non regala ai suoi un insperato pareggio con un pregevole stacco di testa).
Christian PULISIC 5 — Il calo di rendimento dell'americano è ormai evidente. L'uomo in più di Fonseca è diventato l'uomo in meno di Conceição (dal 70° MalickTHIAW 6 — Non che ci volesse molto questa sera, ma prende egregiamente il posto di Pavlovic)
Tijjani REIJNDERS 5,5 – Senza dubbio tra le prestazioni più opache dell'olandese in questa stagione, caratterizzata da errori fin troppo banali per un giocatore del suo calibro.
Rafael LEÃO 6 – Il n°10 è l'unico a dare una parvenza di pericolosità tra le fila rossonere, seppur con scarsi risultati al di là dell'assist per Chukwueze.
Santiago GIMENEZ 5,5 – Riceve fin troppi pochi palloni, praticamente nessuno in area di rigore, e reagisce nervosamente, facendosi persino ammonire nel finale.
All. Sergio CONCEIÇÃO 4 — Il peggiore del Milan non può che essere il suo condottiero. Al terzo KO di fila in campionato, la sua squadra appare ancora una volta terribilmente confusa, priva di una vera direzione tattica, ma soprattutto psicologica sin dal fischio d'inizio.
Ivan PROVEDEL 6 – Pochissimi pericoli dalle sue parti, ma si dimostra lucido quando chiamato in causa. Non ha colpe sul momentaneo pareggio rossonero.
Adam MARUSIC 7 – Decisivo in occasione del primo gol di Zaccagni, erge un muro sull'out di Theo e Leao, prima del cambio forzato causa infortunio (dal 46°Manuel LAZZARI 6 — Non riesce a dare lo stesso apporto offensivo del suo collega, ma la sostanza non cambia).
Mario GILA e Samuel GIGOT 7 — Voto unico per la coppia difensiva, in grado di annullare completamente le speranze del Bebote Gimenez di rendersi quantomeno pericoloso dalle loro parti (dal 78°PATRICS.V.).
Nuno TAVARES 6,5 – Infermabile. Sul laterale sinistro di San Siro, assume le sembianze del miglior Theo Hernandez, ma a tinte biancocelesti. Mezzo voto in meno per l'errore di marcatura sul gol di Chukwueze.
Mattéo GUENDOUZI e Nicolò ROVELLA 7 – Anche per loro, il giudizio è lo stesso. Qualità e quantità in mezzo al campo per schermare ogni inserimento avversario. L'incubo di Reijnders e Fofana questa sera.
Gustav ISAKSEN 7 – Protagonista degli episodi chiave della partita. Procura sia l'espulsione avversaria, che il rigore nel finale: cosa chiedergli di più?
Boulaye DIA 5 – La nota dolente della serata biancoceleste. Sciupa una grandissima occasione al via e "scompare" dal campo per lunghi tratti, specialmente quando Baroni decide di avanzarlo al posto di Tchaouna (dall'88° Tijjani NOSLIN S.V.)
Mattia ZACCAGNI 7 – Si fa trovare al posto giusto al momento giusto per ribadire in rete la respinta imprecisa di Maignan. Sfiora la doppietta in svariate occasioni. Una prestazione da Capitano con la C maiuscola (dal 79° PEDRO 7,5 — Lo spagnolo conferma l'importanza di avere un veterano come lui in rosa. Arrivati ad una potenziale sliding door della stagione biancoceleste, si dimostra glaciale dagli undici metri.)
Loum TCHAOUNA 5,5 – Rimbalza da una parte all'altra della trequarti rossonera, senza però risultare mai realmente pericoloso. Ancora una volta, non riesce ad ovviare all'assenza del Taty Castellanos (dal 59° Matias VECINO 6 - Torna dall'infortunio e aggiunge la giusta fisicità al servizio della difensiva laziale)
All. Marco BARONI 7 – Certo, il Milan di questa sera non si è dimostrato minimamente un avversario temibile per i suoi uomini, ma ha saputo ovviare alle numerose defezioni in rosa, adattando di volta in volta il piano di gioco in risposta agli scellerati cambi del tecnico avversario. Meno chiacchierata delle sue contendenti, la Lazio si conferma pienamente in corsa Champions, prendendosi il quarto posto sul campo di San Siro.