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Monza, Palladino: “Non è un caso finire con la Juve – Le due salvezze come due scudetti”

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L'allenatore del Monza, Raffaele Palladino, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia dell'ultima sfida di campionato contro la Juventus
Sergio Pace
Sergio Pace Redattore 

Alla vigilia della sfida contro la Juventus all'Allianz Stadium, valida per l'ultima giornata di Serie A, dalla sala stampa dell'U-Power Stadium ha parlato l'allenatore del Monza, Raffaele Palladino. Ecco le sue dichiarazioni sulla partita di domani: "La Juventus per me è stata una scuola di vita, lì mi hanno fatto diventare uomo. Il percorso che sto facendo oggi è totalmente differente, si lavora 24 ore su 24, amo questo lavoro e voglio imparare il più possibile. Allenamento a porte aperte? Sono felice di aprire le porte di Monzello, la vicinanza dei tifosi fa sempre piacere. Fosse stato per me avrei aperto sempre, causa forza maggiore non siamo riusciti. Indisponibili? Abbiamo recuperato solo A. Carboni che dovrebbe essere dei nostri. Per quanto riguarda gli altri sono ancora out, compreso Di Gregorio".

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Sul bilancio stagionale: "Mi rende orgoglioso tutto il percorso che abbiamo fatto, dalla passata stagione fino a quest'anno. Le due salvezze per me sono come due scudetti. Abbiamo fatto un grandissimo lavoro, siamo stati una grande famiglia. Non parlerei di rammarico, degli errori sono stati fatti ma non userei la parola rammarico, forse è essere passati tante, troppe volte in svantaggio. Il nostro percorso? Direi che siamo una bellissima realtà, il primo giorno che sono arrivato qua la Serie A era un sogno, oggi è realtà. Non siamo mai stati a rischio retrocessione e abbiamo dato continuità. Devo dire anche grazie a voi giornalisti perché la comunicazione è importante. Le pagine del Monza da scrivere sono ancora tante e sono certo che saranno bellissime. Il Monza ha un grandissimo dirigente che è Galliani, non c'è nessuno meglio di lui che potrà gestire il futuro".

Dalla Juve...alla Juve

L'avventura di Palladino alla guida del Monza è iniziata proprio contro la Juventus. Domani sempre contro i bianconeri la chiusura del cerchio: "Il calcio ti mette davanti a situazioni che ti mettono i brividi, credo molto nel destino e non è un caso aver iniziato il mio percorso qua con la Juve e concludere questa stagione con la stessa squadra. Abbiamo battuto grandi squadre, tutte le big, e domani dovremo cercare di chiudere in bellezza".

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Il futuro cosa dirà?

Palladino prosegue: "Futuro? In conferenza dico sempre tutta la verità, a volte parlo anche troppo. Manca poco al termine della stagione e ai primi di giugno saprete la mia decisione. Ho ringraziato davvero tutti, dallo staff ai magazzinieri, ai cuochi, ai giardinieri. Tutti coloro che hanno dato un grande apporto. Ci dispiace per questo ultimo mese e mezzo, ho sentito qualche critica ma la squadra non ha mai mollato, questo ve lo garantisco".

Palladino in Lecce-Monza

Sul nuovo tecnico della Juve, Paolo Montero, e sulle convocazioni di Spalletti: "Montero penso sia stato una delle persone più buone che io abbia mai conosciuto nel mondo del calcio, può sembrare paradossale ma è così, ho un ricordo fantastico di lui. Passare dalla Primavera alla Prima squadra non è facile, credo si sia rotta questa ‘barriera’ del salto dai giovani ai grandi. Le convocazioni di Spalletti? Non sono ct della Nazionale, Spalletti è bravissimo e sa fare il suo mestiere, che non è certamente facile. Avrà fatto le sue valutazioni e le sue scelte, abbiamo fatto di tutto per far rientrare nostri giocatori nell'orbita nazionale". Palladino conclude con i complimenti rivolti all'Atalanta e a Gian Piero Gasperini per la vittoria in Europa League: "Ho tifato Atalanta e mi sono goduto la partita. Sono molto felice che un allenatore italiano sia tornato a vincere in Europa".

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