I migliori doppi ex dell'attesissima sfida tra Napoli e Juventus.
Il mondo del calcio è ricco di storie avvincenti, rivalità, perché no, anche scottanti tradimenti. Il confronto tra Napoli e Juventus, nel calcio italiano e soprattutto negli ultimi anni, ha creato veri e propri racconti destinati a tramandarsi negli anni a venire. Ciò perché la loro rivalità affonda la sue radici in ragioni socio-culturali, nel modo differente in cui si vive la passione per questo sport, perché - da poco tempo - sono vere e proprie rivali nelle zone più alte della classifica. Ad alimentare tutto questo, ci hanno pensato tantissimi calciatori che, per motivi diversi ed in epoche diverse, hanno vestito le maglie di entrambe le squadre: cambiamenti che sono stati vissuti dai tifosi, la maggior parte delle volte, come veri e proprio atto di infedeltà.
Sabato le due squadre si affronteranno sul terreno del Diego Armando Maradona. La formazione di Motta avrà l'obiettivo di agguantare la zona Champions League, mentre i padroni di casa dovranno continuare a tenere a debita distanza Inter e Atalanta. Insomma, la posta in palio è - come sempre - alta, ed in occasione di questo big match anziché proporre il solito elenco di doppi ex, risulta molto più avvincente architettare una formazione, magari la miglior formazione, tra i calciatori che hanno indossato la divisa della Juventus e quella del Napoli.
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La top XI dei doppi ex di Napoli-Juve
Portiere
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I doppi ex illustri, tra i pali, rispondono presente al nome di Dino Zoff e Pietro Carmignani. Il primo ha giocato nel capoluogo campano per ben cinque anni tra gli anni '60 e i '70, per poi trasferirsi alla Juventus. Il secondo, invece, ha vestito prima la maglia bianconera (1971/1972) e poi quella azzurra, trasferendosi poi alla Fiorentina. Carmignani, a difesa della porta del Napoli, ha vinto una Coppa Italia ed una Coppa di Lega italo-inglese, nel 1976. Successi di ottimo livello, soprattutto perché gli azzurri non vantano una bacheca strapiena quanto quella della Juventus.
Dovessimo affidare i guantoni ad uno solo tra questi due grandissimi estremi difensori, la scelta ricadrebbe, però, su Zoff. Ancora oggi il portiere italiano è considerato, insieme a Buffon, il miglior estremo difensore italiano di sempre, se non addirittura della storia. Magistrale fu il suo contributo durante il Mondiale in Spagna del 1982, in cui si laureò campione di protagonista assoluto: iconica la sua parata, nei minuti finali, contro il Brasile.
Difensori
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Tanti difensori hanno legato il proprio nome alla Juventus e al Napoli. Il nostro sistema di gioco prevede una difesa a tre, che potrebbe sicuramente valorizzare il talento dei singoli. In realtà il posto disponibile è soltanto uno, perché meritano un posto da titolari senza alcun dubbio Fabio Cannavaro e Ciro Ferrara. Il figlio d'arte, nonché fratello di Paolo, è cresciuto con la maglia del Napoli ammirando Diego Armando Maradona e la storica squadra del primo scudetto. Ha esordito con la maglia azzurra nel 1993, e ha trovato continuità con Marcello Lippi alla guida della squadra, in coppia proprio con Ferrara. S'è accasato poi al Parma nel 1995 per 13 miliardi di lire, in un momento in cui la società - a causa di problemi economici - non poteva rifiutare tale cifra. Nella formazione ducale compone, con Buffon e Thuram, una delle difese più solide del panorama calcistico europeo dell'epoca.
Con la maglia della Juventus, invece, Cannavaro non ha vissuto momenti altrettanto gloriosi. In bacheca vanta soltanto uno scudetto (ma revocato) nella stagione 2004/2005. Con indosso la maglia bianconera, è stato allenato anche dall'ex compagno di squadra Ciro Ferrara, in una stagione parecchio deludente per la Juventus. Lo stesso Ferrara, ha vestito per più di 10 anni la maglia bianconera, ma s'è tolto grosse soddisfazioni anche con la maglia della sua società, tra cui i due scudetti e Coppa Uefa.
Affianco a questi due colossi difensivi potremmo affiancare diversi calciatori, ma la nostra scelta ricade su Massimo Carrera. Schierato prevalentemente come terzino in carriera, ma che sacrifichiamo per esigenze di formazione nel ruolo di difensore. Il classe '64 ha collezionato 114 presenze con la Juventus, diventando un calciatore di riferimento per i bianconeri; per il Napoli, invece, giocherà soltanto la stagione 2003/2004.
Centrocampisti
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La zona nevralgica del campo è probabilmente quella più complicata da costruire, sia per esigenze tattiche sia perché la maggior parte dei calciatori non ancora citati opera(va) in zona offensiva. Come esterno sinistro una maglia da titolare la merita sicuramente Emanuele Giaccherini, oggi telecronista. Il centrocampista toscano, dopo essersi messo in mostra con la maglia del Cesena tra il 2008 e il 2011, è stato ceduto dal club emiliano in comproprietà alla Juventus per 3 milioni di euro. Pur non facendo parte del blocco dei titolari, Giaccherini ha sempre goduto della fiducia del suo allenatore, Antonio Conte. Stesso tecnico che, nelle vesti di CT della rappresentativa italiana, lo convocherà in diverse occasioni. Meno impattante è stata la sua esperienza con la maglia del Napoli, per cui guadagna soltanto 20 presenze in un anno e mezzo.
Compagno di reparto non può non essere Massimo Mauro, centrocampista che ha coronato il sogno di diversi appassionati di calcio, dato che ha giocato con tutti i più grandi calciatori che negli anni '80 hanno vestito la maglia di un club di Serie A. Dopo aver indossato la maglia del Catanzaro, infatti, Mauro è passato all'Udinese, in cui ha avuto l'opportunità di gareggiare insieme al genio brasiliano Zico. Dopo tre anni è passato alla Juventus, dove ha condiviso lo spogliatoio, tra gli altri, con Michel Platini; e, infine, ha indossato la maglia del Napoli, nello stesso periodo in cui c'era anche Diego Armando Maradona. Su questa particolarissima esperienza, ha scritto con Luca Argentieri un libro autobiografico, dal titolo Ho giocato con tre geni.
A fianco a lui schieriamo Renato Buso, centrocampista tutto fare che ha giocato per diverse squadre in Serie A: oltre Juventus, in cui ha collezionato 10 gol in 4 stagioni, e Napoli (11 gol in 3 anni), il veneto ha vestito anche le maglie di Fiorentina, Lazio e Cagliari. Nella squadra della capitale è passato per 6 miliardi di lire, in quanto era fortemente voluto da Zeman. Il boemo, però, venne sostituito a campionato in corso da Zoff, che comunque gli concedette diversi minuti. Infine, a destra, sacrifichiamo Eugenio Corini, attuale allenatore della Cremonese. Corini è stato un centrocampista completo con ottime capacità in fase offensiva: ha vestito il bianconero dal 1990 al 1992, mentre al Napoli c'è stato in un momento di forte difficoltà per la squadra, e non ha inciso come avrebbe voluto. Il suo nome, da calciatore, è legato soprattutto al Brescia, al Palermo e al Chievo Verona.
Attaccanti
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I candidati ad una maglia da titolare in attacco sono davvero tanto. Qualsiasi allenatore sognerebbe una tale scelta. In campo dal primo minuto, però, non può non trovare spazio Omar Sivori. "È più di un fuoriclasse, per chi ama il calcio è un vizio", ha detto di lui Gianni Agnelli. Come Zoff nel suo ruolo, l'italo-argentino è considerato uno dei migliori della storia, ed è stato inserito, tra l'altro, nella classifica dei migliori calciatori del XX secolo dall'Iffhs. Sivori è stato ingaggiato dalla Juventus nel 1957, che decise di sborsare 10 milioni di pesos - 190 milioni di lire - nelle tasche del River Plate, stabilendo un record per l'epoca. Insieme al gallese John Charles Giampiero Boniperti, ha formato uno dei tridenti più forti e prolifici a cavallo tra gli anni '50 e '60.
Sivori decise di cambiare squadra nel 1965, quando a seguito di contrasti con il tecnico Herrera si trasferì a Napoli, dove venne accolto da migliaia di tifosi. All'ombra del Vesuvio ha formato una coppia - secondo i racconti - bellissima da vedere con l'italo-brasiliano José Altafini, secondo membro del nostro tridente. La rivalità tra Napoli e Juventus, tra l'altro, si alimenta anche per le gesta di questi due straordinari calciatori, per motivi diversi. Per quanto riguarda l'argentino, a causa di una rissa nata da un suo confronto molto acceso con Erminio Favalli; mentre nel caso di Altafini per una rete realizzata, una volta passato alla Juventus, in uno scontro valevole per lo scudetto. Da quel momento, l'attaccante viene ricordato anche come "Core 'Ngrato", cuore ingrato.
L'ultimo calciatore della formazione risponde presente al nome di Gonzalo Higuaín. L'argentino, dopo una stagione da record con la maglia del Napoli, ha deciso di dare sposare la causa Juventus, che ha sborsato 90 milioni di euro per lui. Per i napoletani di nuova generazione, il trasferimento dell'ex Real Madrid è uno dei più difficili da digerire. Soprattutto perché, in un momento in cui Napoli e Juventus lottavano per conquistare lo scudetto, l'argentino preferì accasarsi nel club torinese, per vincere anche a livello europeo da protagonista.
In panchina...
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Altri grandi calciatori hanno vestito sia la maglia della Juventus che del Napoli. Come detto, tanti sono attaccanti: Marcelo Zalayeta è uno di questi, acquistato dagli azzurri in compartecipazione nel 2007. Tanti tifosi, poi, hanno amato Fabio Quagliarella, meraviglioso attaccante capace di segnare da qualsiasi zona del campo. Il 27 agosto 2010 il Napoli lo ha ceduto in prestito oneroso per 4.5 milioni di euro ai bianconeri, scatenando l'ira dei supporter azzurri. La Juventus, poi, lo ha riscattato per 10.5 milioni di euro, versati in tre esercizi. L'unico attuale ex è Arkadiusz Milik, giocatore di grande qualità ma che - purtroppo - viene spesso frenato da infortuni. Anche Paolo di Canio, infine, ha vestito entrambe le maglie.
Allenatore
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Alcuni tra i migliori allenatori contemporanei sono stati al timone della Juventus e del Napoli. Pensiamo, per esempio a Carlo Ancelotti e Claudio Ranieri. L'attuale allenatore del Real Madrid, in Italia, da allenatore, ha legato il suo nome soprattutto al Milan, con cui ha vinto tantissimi trofei nazionali e internazionali. D'altronde sulla panchina del Napoli e della Juventus c'è stato poco: a Torino dal 1999 al 2001, mentre nel capoluogo campano soltanto un anno e mezzo; l'unica stagione intera trascorsa è la 2018/2019. Discorso analogo per Ranieri, conosciuto per ben altre imprese. Per non parlare dell'attuale allenatore della squadra azzurra, che ha un grande trascorso con indosso i colori bianconeri, sia in campo che in panchina. Massimiliano Allegri, invece, rappresenta un unicum in questa sfida: è l'unico nella storia delle due rivali ad essere stato giocato di una squadra (Napoli, con cui vanta 7 presenze tra il 1997 ed il 1998) e allenatore dell'altra (Juventus).