Roma, Juric: “Con la Fiorentina scontro diretto. Hummels fuori per scelta tecnica”
ROME, ITALY - OCTOBER 02: AS Roma coach Ivan Juric during training session at Centro Sportivo Fulvio Bernardini on October 02, 2024 in Rome, Italy. (Photo by Luciano Rossi/AS Roma via Getty Images)
Ivan Juric nella conferenza stampa alla vigilia di Roma-Fiorentina: "Il mio lavoro è migliorare i giocatori e farli diventare top"
Nancy Gonzalez Ruiz
Vigilia di Roma-Fiorentina. Domani, domenica 27 ottobre, alle 20:45 lo Stadio Olimpico ospiterà la formazione di Palladino, distante solo 3 lunghezze in classifica. Una vittoria dei giallorossi permetterebbe infatti l'aggancio al settimo posto, attualmente occupato dalla viola. L'allenatore croato è intervenuto nella consueta conferenza stampa pre partita, definita dallo stesso uno scontro diretto: "Mi sembra che ogni partita sia molto importante perché siamo indietro, per cui è uno scontro diretto, ha un valore specifico. Noi vogliamo prendere una strada positiva e fare una grande vittoria"
Sul match
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Sulla Fiorentina di Raffaele Palladino: “È una squadra con 20 elementi, tutti di grande qualità. Alcuni che si portano dietro dal passato, altri li hanno comprati. Ha preso una strada giusta nelle ultime partite, stanno facendo bene, hanno organizzazione, talento… Sicuramente, è una squadra di grande valore”.
Sulla squadra: “La squadra ha preso la direzione giusta su tante cose, anche l’altra sera ho notato aspetti positivi, per vincere le partite bisogna essere molto più cattivi davanti la porta, segnare dei gol e non concedere alcun calo di attenzione. Mi sembra che ogni partita sia molto importante perché siamo indietro, per cui è uno scontro diretto, ha un valore specifico. Noi vogliamo prendere una strada positiva e fare una grande vittoria”.
Il punto sui singoli
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Su Dybala e Pellegrini: “Stanno bene. Soprattutto Pellegrini è stato sfortunato, avendo preso traverse e pali, ha avuto tante occasioni da gol, non è riuscito ancora a sbloccarsi, ma il loro livello è molto buono. Entrano in diverse situazioni offensive, la loro condizione è ottimale. Poi, è chiaro che tutto il gioco dipende dai gol fatti e speriamo di poter migliorare e di segnare. Quanto ad altri singoli, Mancini ieri si è allenato. Oggi vediamo Soulé, anche lui aveva la febbre: vediamo se ha recuperato”.
Sul motivo per cui non gioca Hummels, finalista di Champions League con il Borussia Dortmund: “Vado all’allenamento, guardo, vedo se sta meglio uno o l’altro e scelgo in base a questo. L’età, il curriculum… l’allenatore non li guarda. Io guardo chi mi dà più sicurezze. Se mi chiedi di Hermoso, stessa cosa, giocava nell’Atletico Madrid…”.
CAGLIARI, ITALIA - 18 AGOSTO: Evan Ndicka della Roma e Leonardo Pavoletti del Cagliari in contrasto durante la partita di Serie A tra Cagliari e AS Roma alla Sardegna Arena il 18 agosto 2024 a Cagliari, Italia. (Foto di Enrico Locci/Getty Images)
Su Ndicka, inamovibile nella difesa a tre di Juric: “Io penso che il futuro di Ndicka sia quello lì, ha tutte le capacità per diventare un assoluto top player in quella posizione per aggressività, doti fisiche, e domani avrà una prova difficilissima con Kean. È proprio una scelta tecnica. È normale che un allenatore preferisca alcune caratteristiche rispetto ad altre”.
Sul possibile rientro di Saelemaekers ed El Shaarawy: “Su Saelemaekers non vorrei anticipare troppo, ma può essere che dopo questo ciclo di partite possa tornare ad allenarsi con noi. Stephan continua a lavorare, non per questa partita, magari vediamo la prossima".
Nicola Zalewski, centrocampista della Roma (Photo by Luciano Rossi/AS Roma via Getty Images)
Su Zalewski: "Grandi complimenti per la partita contro la Dynamo Kyiv a destra. Mentalmente è stato top, sempre concentrato e sul pezzo. Avevamo un po’ di paura, però abbiamo visto la reazione di un giovane ragazzo per la situazione in cui si trova, e mi dispiace molto perché è un ottimo ragazzo: ha fatto un’ottima gara. Sono contento per lui, mi ha dimostrato che a livello mentale è forte, non è un bambino. Quello che fa lui, ovvero dribblare e creare superiorità numerica, specialmente in partite molto chiuse è sicuramente importante per la squadra. C’è lui con queste caratteristiche. Poi ci sono El Shaarawy e Saelemaekers, mentre gli altri sono un tipo diverso di giocatori, con caratteristiche diverse”.
Il punto sulla Roma
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Sui pochi gol segnati dalla Roma: “Se una squadra ha questo possesso, siamo i primi in classifica per i tiri in porta. Ci sono stati tanti pali, diverse situazioni nitide, chiare, anche l’altra sera. La tecnica c’è, la qualità di esecuzione c’è: bisogna crederci un po’ di più. Non c’è solo una condizione. Lavoriamo, vediamo che arriviamo, e speriamo che tutti si sblocchino un po".
Sul punto della Roma dopo otto giornate di campionato: “Su tante cose, di cui avevo paura, siamo andati molto oltre, molto bene. C’è da ricostruire un po’ l’autostima, bisognerebbe vincere più partite tipo con Monza e Elfsborg. Il mio lavoro è migliorare i giocatori e farli diventare top. Se riusciamo in questo, migliorerà anche la squadra. Abbiamo un gruppo di diversi giocatori che possono migliorare fisicamente e tecnicamente. Abbiamo questo obiettivo e ci dobbiamo assolutamente provare”.