OUT SOLO Bjarkason

Venezia, Di Francesco: “Partita proibitiva, ma dobbiamo crederci”

Venezia, Di Francesco: 'Partita proibitiva, ma dobbiamo crederci'
Il tecnico degli arancioneroverdi ha parlato in conferenza stampa prima della gara con l'Inter
Davide Capano
Davide Capano Redattore 

Il Venezia è ospite domani alle 20.45 dell'Inter di Simone Inzaghi. Dopo la vittoria con l'Udinese, l'allenatore Eusebio Di Francesco presenta così il match di San Siro in conferenza stampa: "Visto che sulla carta l'Inter è favorita, cosa possiamo fare? Crederci. Come fatto nelle ultime partite. Chiamiamola partita proibitiva, come può essere definita da qualcuno, ma il nostro compito è crederci. Sapendo che siamo contro i Campioni d'Italia, dovremo essere bravi a sfruttare le chance".

Venezia, Di Francesco prima della sfida con l'Inter

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"Chi rientra? Abbiamo tutti a disposizione tranne Bjarkason - spiega il tecnico arancioneroverde -. Questa volta credo dovrebbe rientrare alla sosta. Non ho le idee chiare sulla formazione, valuterò la condizione dei ragazzi nei prossimi giorni. Udinese? La nostra partenza falsa è stata determinata anche dalla loro freschezza, erano più in palla.

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Eusebio Di Francesco (Foto di Alessandro Sabattini/Getty Images)

Da cosa sono più soddisfatto come allenatore? Parlo del noi e non di me stesso, ma la capacità di rimanere in partita. Di avere la lucidità che abbiamo avuto a differenza di Monza, capitalizzando la superiorità numerica, per esempio. Vedo una crescita di squadra e anche individuale, per esempio dai giocatori che subentrano e determinano.

Haps molto bene con l'Udinese in quel ruolo? Lo aveva già fatto a Monza, molto meglio in questa partita, sta prendendo confidenza con questo ruolo. Dipende anche dalle caratteristiche degli avversari, l'ho fatto anche con Candela. Volevo avere anche un palleggio migliore. Ci ha permesso di avere più soluzioni, in una fase della partita avevamo anche una sorta di 4-2-4.

Se con l'Inter ci saranno sorprese? Eh, qualcosa bisogna sempre creare. Mi piace avere dinamicità dalla squadra, le strategie sono differenti. La strategia oggi è più importante della tattica.

La crescita incredibile di Oristanio? Ne abbiamo due in quel ruolo. Yeboah deve ancora entrare appieno nella nuova realtà, ma ha un dribbling secco impressionante e ci darà una grande mano. Oristanio sta avendo una grande crescita in generale, nello stare dentro la partita, nell'entrare nel modo giusto. Gli manca allo stesso tempo quella continuità che gli farebbe fare anche uno step ulteriore".

Ancora Di Francesco

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"Se manca a volte equilibrio vista la troppa distanza fra le linee? Il concetto di equilibrio è molto sottile - chiarisce Di Fra -, il rischio di allungarsi esiste, gli spazi fra le linee ci possono essere anche per le caratteristiche fisiche dei giocatori. Ci sta che dobbiamo migliorare nell'equilibrio come dici tu.

Se la forza dell'Inter è nel modo corale in cui giocano? Credo che non ci sia un modulo, perché è dinamico. Al posto dei braccetti ti trovi i centrocampisti. Hanno grande intelligenza, ma anche qualità, che li rende un po' imprevedibili.

Tutta la difesa a disposizione? Effettivamente sì, Sverko deve ancora arrivare al 100%, ha bisogno di allenamenti, ma mi permette di poter scegliere. Ben venga però, avere un intero assortimento di giocatori.

Ellertsson sembra essersi ambientato? Gli ho cambiato posizione ed ora ho una soluzione in più, ha velocità, corsa".

Altri temi

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"L'identità della squadra rispetto alla prima volta che ha giocato a San Siro contro il Milan? Quell'identità che si è vista contro l'Udinese per esempio? Credo che di identità ne abbiamo avuta in diverse altre occasioni - prosegue il mister -, non soltanto contro l'Udinese. Chiaramente contro il Milan è stata la partita dove ne abbiamo avuta di meno. Certi stadi ti mettono anche in soggezione se non sei abituati e magari questa volta ci tremeranno meno le gambe.

Se contro l'Inter, rispetto ad Atalanta e Udinese, sarà importante in certe fasi uscire in modo pulito con la palla per il pressing avversario? Specialmente nella prima mezz'ora ne abbiamo avuta. Normale, ci sono anche le caratteristiche degli avversari, che però non derivava dal pressing, una certa superiorità ce la lasciavano in un certo senso. Magari la minor freschezza di porta a pensare che loro stiano pressando di più di quanto non facciano. Ci sta, poi è stato bravissimo Stankovic a tenerci in vita con una parata importante sul 2 a 0.

Cosa volevo che Stankovic migliorasse dopo il mio richiamo contro l'Udinese? C'era da cambiare qualcosa sulla costruzione, nel primo passaggio siamo stati a volta frettolosi. Ma lui è un ragazzo che vuole imparare e ascolta".

I 27 convocati per Inter-Venezia

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Portieri: Bruno Bertinato, Matteo Grandi, Jesse Joronen, Filip Stankovic.

Difensori: Giorgio Altare, Antonio Candela, Franco Carboni, Ridgeciano Haps, Jay Idzes, Richie Sagrado, Joel Schingtienne, Marin Sverko, Michael Svoboda, Francesco Zampano.

Centrocampisti: Magnus Kofod Andersen, Gianluca Busio, Domen Crnigoj, Issa Doumbia, Alfred Duncan, Mikael Ellertsson, Hans Nicolussi Caviglia.

Attaccanti: Saad El Haddad, Christian Gytkjaer, Gaetano Oristanio, Joel Pohjanpalo, Antonio Raimondo, John Yeboah.

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