Conferenza stampa fiume per il numero uno delle Fere, che si è scagliato anche contro i punti di penalizzazione inflitti in classifica
Non è un periodo semplice, e nemmeno limpidissimo dal punto di vista societario, per la Ternana, che a inizio stagione sembrava certa della risalita in Serie B. Dopo l'esonero di ieri di Ignazio Abate, con il ritorno di Liverani in panchina, oggi ha parlato il numero uno delle Fere, il presidente Stefano D'Alessandro.
Ternana, lo sfogo del presidente D'Alessandro
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Nella conferenza stampa, in realtà dedicata alla presentazione del nuovo allenatore, ha risposto alle domande sull'esonero dell'ex Milan: "Come avevo già detto due mesi fa, non tollero che le mie scelte vengano collegate ai discorsi sulla lista (quando Abate a gennaio aveva deciso di non inserire il figlio del presidente, ndr). Voglio solo il bene della Ternana, nient'altro. Avevamo ottenuto il primo posto e ora siamo di nuovo a meno cinque. Abbiamo perso punti contro Entella, Pescara, Pontedera e Pineto. Sono i numeri a parlare della mia scelta. L'unico obiettivo è invertire la rotta e fare tutto il possibile per vincere questo campionato. Le ultime due partite mi hanno mandato un messaggio: non facciamo retro pensieri strani. Io qui ho le responsabilità di una città, di 23 ragazzi, di un’azienda intera".
"Dovrei spendere un milione al mese per onorare le prossime quattro partite?"
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"Siamo l’unica squadra che ha già prenotato il ritiro precampionato, a prescindere dalla categoria per cui mi sto accalorando così tanto. Questa squadra è stata undici partite senza vincere, per 8-9 partite la casella gol fatti è rimasta a zero. Domenica dopo 20 minuti eravamo sotto 3-0. Un presidente deve essere contento? No.Dovrei spendere un milione di euro al mese per 'onorare le prossime quattro partite'? (si riferisce alle parole dell'ormai ex allenatore nell'ultimo post partita, ndr). Domenica non si è percepita la cattiveria, nessun giocatore entra in campo senza la motivazione di fare bene".
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Sui punti di penalizzazione
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"Io vado fino in fondo. Se perdiamo al TAR, vado al Consiglio di Stato. E dovete supportarmi tutti. Voglio i titoloni sui giornali. Ce li devono ridare perché li abbiamo conquistati sul campo... e voi dovete scrivere che è giusto che ce li restituiscano. Il ricorso costa, e io sto spendendo".
... e una frecciatina alla Lega Pro
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C'è poi spazio anche per un messaggio alla Lega Pro, a cui chiede maggior rispetto: "Io non posso essere trattato come gli altri. Bisogna ridisegnare le regole. Ne ho parlato con il presidente di Lega, non va bene. Non voglio finire come le altre società. A Terni questo poteva succedere, ve lo dico io. Non credete alle favolette. Leggo da diverse parti: 'il Presidente non vuole salire in B'. Ma siete matti!? Se non saliamo ci riproviamo l’anno prossimo, ho scelto questo mister (Liverani, ndr) per vincere. Da oggi chiedo a tutti, compresa la piazza, di tirare una riga. Si riparte. Per il bene della Ternana".
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