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Il quinto turno di Serie A va in archivio con poche sorprese e qualche verdetto che inizia a pesare, e parecchio. Ecco chi ha convinto e chi no nell'ultimo fine settimana.
Partiamo dai top, come sempre. La copertina della settimana se la prendono Francesco Pio Esposito e Francesco Camarda. Primo gol in Serie A per entrambi, classe 2005 e classe 2008. Un passo importante, per due giocatori che rappresentano il futuro della Nazionale e dei rispettivi club, Inter e Milan. Adesso sarà importante, come ha spiegato anche Chivu, non bruciarli. Perchè un patrimonio del genere merita di essere tutelato nel modo più assoluto, consentendo ai due ragazzi, ancor prima che ai due calciatori, di crescere con i tempi giusti.
Fine settimana da incorniciare anche per il Milan di Massimiliano Allegri. Davanti a un San Siro che è tornato a ruggire i rossoneri battono il Napoli campione d'Italia e si riportano sulla vetta della classifica. La serata del Meazza manda un messaggio forte e chiaro alla concorrenza: "Il Milan c'è". C'è eccome Christian Pulisic: lo statunitense di origine croata è a quota quattro gol e due assist nelle prime cinque giornate. E attenzione, perchè Allegri non ha ancora potuto puntare sul miglior Leao.
In top anche il Sassuolo e il Parma. I neroverdi, dopo un avvio complicato, vincono ancora tra le mura amiche, battendo l'Udinese, e allungano dalla zona retrocessione. Bella prova di Laurienté, protagonista con un gol e un assist. Chi però ha impressionato maggiormente è stato Ismael Koné, al netto della rete segnata: tanta corsa, tanta qualità, la sensazione che possa essere il valore aggiunto per la squadra di Grosso. A proposito di valori aggiunti, ecco Pellegrino. Il Parma di Cuesta vince la prima partita della sua stagione e tanto del merito è dell'argentino. Bene anche Valeri, per i crociati è una boccata d'ossigeno fondamentale. Ottima prestazione, infine, del Pisa, del quale parleremo tra poco.
Passiamo ai flop, partendo dalla Fiorentina. Al netto della direzione di gara rivedibile di Manganiello e di Pizzuto al Var, la squadra di Pioli può dirsi fortunata: se fosse tornata a Firenze senza punti sarebbe stato solo che giusto. Si tratta dell'ennesima prestazione di una squadra che non ha idee, o che forse non ha nemmeno gli uomini per averle. Piccoli-Kean-Dzeko, tutti insieme, inopinatamente. Pericoli creati? Nessuno, o quasi, tolti i gol in fuorigioco di Kean. Ora Pioli deve trovare una soluzione, perchè ci sono Roma, Milan, Bologna e Inter: con soli tre punti la situazione rischia di precipitare.
A proposito di chi precipita, ancora a secco di vittorie il Genoa di Vieira. A Marassi la Lazio passa 0-3 e adesso si può parlare ufficialmente di crisi per i rossoblù. In svantaggio dopo appena quattro minuti, la sensazione è che al Grifone serva un po' più qualità: almeno uno tra Stanciu, Carboni e Gronbaek è imprescindibile per questa squadra. Pessimo avvio anche per Lorenzo Colombo, ancora a secco e davvero rivedibile in area di rigore sin qui.
Flop anche del Torino. Se le sconfitte con Atalanta e Inter, tutto sommato, nel risultato e non nelle modalità, potevano starci, quella del Tardini è una brutta battuta d'arresto. Primo, perchè, di fatto, è uno scontro diretto, vista la situazione dei granata sin qui. Secondo, perchè perdere ancora quando era fondamentale dimostrare una reazione è un pessimo segnale.
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