Alfredo Trentalange, candidato alla presidenza dell'AIA (Associazione Italiana Arbitri) è apparso preoccupato durante la presentazione del proprio programma all'università eCampus di Roma. Il 2% scomparso in Consiglio federale è uno dei temi toccati dal già presidente prima delle dimissioni dovute al caso D'Onofrio, di cui è stato dichiarato innocente e quindi assolto. Elezioni che si terranno il 14 dicembre 2024 e che saranno fondamentali per il futuro di questa categoria. Ecco tutte le tematiche discusse nell'impianto romano.
LA RICANDIDATURA
Trentalange si ricandida alla presidenza dell’AIA: “Non c’è futuro senza autonomia”
Trentalange, presentato il programma per la candidatura alla presidenza AIA
—Il già noto Presidente dell'AIA Alfredo Trentalange ha presentato il programma di ricandidatura alla presidenza dopo le dimissioni dovute al caso D'Onofrio. Dall'università eCampus di Roma, l'ex arbitro ha spiegato tutti i temi che preoccupano: "Al momento non abbiamo più il 2% all'interno del Consiglio Federale e questo è un danno. C'è stata la modifica dello Statuto che parla di un'autonomia gestionale e tecnica, ma la verità è che in questa maniera non vedo prospettive e futuro. L'obiettivo non deve essere quello di uscire dalla Figc ma capire come arrivarci più avanti diventando autonomi".
Su Var e parola agli arbitri dopo il match: "Quando sono arrivato nel 2021 non ho mai chiuso le porte a questa possibilità. Non possiamo non comunciare la verità alla gente. Per quanto riguarda il Var c'è un dibattito aperto ma sono dell'idea che i protocolli vadano rispettati. Le critiche ci stanno e le capisco, ma è uno strumento ancora troppo acerbo che può migliorare tanto".
Trentalange ha poi presentato anche i candidati al comitato nazionale con Katia Senesi nel ruolo di vice presidente vicario e Francesco Zagara come vice presidente.
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