La nuova era Allegri al Milan: “Felice di essere tornato, a lavoro per vincere”

Termina qui la conferenza stampa di presentazione di Allegri al Milan, con Tare che ha dribblato le ultime domande sul mercato e con i saluti del tecnico rossonero. 

Allegri che vince ma non diverte. "Queste polemiche mi fanno sempre sorridere molto. Il calcio per me è arte e ce l'hanno i calciatori nei piedi e nella testa e il tifoso viene allo stadio per questo. Non è un mistero che io sia risultatista, sono per la vittoria, bisogna certo giocare bene e c'è da mettere nelle migliori condizioni i giocatori per farlo".

Il diktat."Alla squadra dirò che bisogna divertirsi con grinta vincendo. Facciamo uno dei lavori più belli del mondo e ci vuole tanta passione per andare avanti, Milanello è un luogo meraviglioso e la mattina bisogna arrivarci con il sorriso, ricordando del lavoro meraviglioso che abbiamo la fortuna di fare".

Il problema punizioni."Per loro fortuna non posso più giocare (ride ndr)! Credo che il concetto fondamentale sia attaccare e saremo una fase offensiva, quando non si ha la palla ci si difende per non prendere gol, poi i calci piazzati sono un di più".

Le favorite per la prossima stagione. "Ovviamente il Napoli campione d'Italia che si è confermata una squadra forte, l'Inter ma anche l'Atalanta, la Lazio, la Juventus, la Roma, insomma le solite sette big".

Su Ibrahimovic e Theo Hernandez."Ibra è stato tra le prime persone con cui mi sono sentito quando ho firmato con il Milan, ho sempre un rapporto splendido con lui. Theo ha fatto una scelta diversa, da rispettare ovviamente".

Quanto è cambiato Massimiliano Allegri. "Sono cambiato tantissimo in questi anni, non solo perchè non ho più i capelli (ride ndr) ma ovviamente ho acquisito tanta esperienza in più non solo negli anni del Milan ma anche in quelli intensi alla Juventus. Nel nostro lavoro non c'è il mantenimento bensì il miglioramento o il peggioramento. Ecco perché voglio ancora migliorare, insieme ai miei ragazzi e dare tutto per questo club".

Su Vlahovic e Leao."Dusan è un calciatore della Juventus, lo conosco da quando era molto giovane ma posso assicurare che oltre a un grande talento è anche un bravissimo ragazzo. Su Leao sono certo che farà bene, lavoreremo insieme per il bene della squadra".

Il gioco e i tifosi. "Non sono amante dei numeri e delle statistiche ma certe cose sono palesi. Negli ultimi 15-16 campionati, è stato sempre vinto dalla miglior difesa tranne una volta nel caso di Sarri alla Juventus. Questo al momento fa la differenza. Lavoreremo anche per curare al meglio quest'aspetto, chiedendo sempre il supporto dei tifosi".

Il modulo. "Se si va con 4-3-3? Ma dove? (ride ndr). Vediamo di metterne in primis 10 a giocare. Sono molto contento per Maignan, tra i migliori portieri in Europa e la società è stata bravissima a trattenerlo. Leao idem è un calciatore incredibile e sono certo farà una grande stagione. Modric? Aspettiamo che arrivi, è un giocatore straordinario che non ha bisogno di presentazioni. A centrocampo si sono anche Ricci, Fofana, Loftus-Cheek, Bondo, Musah, tutti ottimi giocatori e giocheremo con i 3 mediani cambiando poi a gara in corso".

Il mercato rossonero. "Il direttore Tare e il suo staff sta lavorando benissimo e condividiamo ogni giorno gli step a seguire. Sulle cessioni, sono state concordate, oggi devo lasciare persino tre calciatori fuori perchè più di 20 di movimento insieme non ne posso far giocare. Bisogna focalizzarsi poi sull'inizio del campionato e sulla Coppa Italia, con quest'ultima da non sottovalutare assolutamente".

La scelta del Milan. "Ho preferito il Milan rispetto agli altri club di A perché sono molto affezionato a questa società, appena la società mi ha chiamato il progetto mi ha subito convinto e non vedo l'ora di iniziare".

Un Milan di corto muso? "Non è questione di corto muso o meno, dobbiamo far crescere la squadra e lavorare tutti insieme per perseguire i nostri obiettivi. In questi anni ho seguito molto i rossoneri com'è giusto che sia, ho guardato tante partite anche in serie A e sono pronto a valorizzare ogni singolo calciatore".

Il primo obiettivo."Il primo obiettivo è sicuramente tornare in Champions, una dimensione naturale per una squadra blasonata come il Milan e vuol dire che a marzo 2026 dobbiamo già essere in quelle posizioni".

Il ritorno e le emozioni."In questi 15 anni non ho vinto più del Milan ma ho avuto la fortuna di lavorare già 4 anni qui, con una società molto importante, con la possibilità di vincere anche grazie a quei calciatori. Poi sono andato alla Juventus per 8 anni importanti e li ringrazio, ricevendo sempre sostegno nel quotidiano dai vertici, dallo staff e dai giocatori. Io metto sempre i miei ragazzi nelle condizioni di dare il massimo ma bisogna essere un tutt'uno con la società, come si sta facendo anche qui. C'è un'ottima rosa, stiamo monitorando bene anche il mercato e l'importante sia arrivare al 31 agosto nelle migliori condizioni, per creare le basi per arrivare a marzo nel migliore dei modi, lì dove si decide la stagione. E c'è anche la Coppa Italia ad agosto".

Il nuovo corso al Milan."Sono molto felice di essere tornato, qui ritrovo una famiglia, tanti volti nuovi e c'è da lavorare tanto ma sono davvero carico e pronto per questa nuova avventura". 

Tutto pronto per la conferenza stampa LIVE di Massimiliano Allegri per la nuova avventura al Milan, nuovamente in rossonero dopo 11 anni.