Alex Iwobi, nella sua carriera calcistica, ha giocato solo per Arsenal, Everton ed ora Fulham. Ultimamente, si è fatto notare per alcuni contenuti che non doveva condividere sui social perchè riguardavano da vicino la sua squadra. In una recente intervista, il nigeriano classe 1996 ha toccato diversi argomenti tra calcio e passioni fuori dal rettangolo verde.
Intervista
Fulham, la vita oltre il calcio di Alex Iwobi tra leoni, musica e moda

Fulham, Alex Iwobi: "Nel calcio do il 100%. Musica? Esibirmi dal vivo è stato strano"
—Prima dell'episodio riguardante la condivisione di materiale confidenziale sulla sua squadra, Iwobi si è reso protagonista con un altro gesto molto particolare. Come riportato dal quotidiano inglese The Guardian, il nigeriano era in vacanza a Dubai due mesi fa ed in uno zoo del posto ha fatto una passeggiata con un leone. Il classe 1996 è anche nel mondo della musica col lo pseudonimo 17 e ha collaborato con il rapper Ramz alla canzone Hop Out. In una recente intervista al quotidiano inglese, l'ex Arsenal si è raccontato, parlando di calcio e toccando altre sue passioni.

Sulla musica: "Non sono ancora molto sicuro, ma potrei iniziare in futuro. Mi sono esibito dal vivo ed è stato un po' strano. C'era una band e ho dovuto usarla come strumento e ciò mi sembrava folle, però mi è piaciuto".
I modelli che ha seguito e le passioni: "I miei modelli sono mio zio, Jay-Jay Okocha, ed Ian Wright. Quest'ultimo faceva letteralmente quello che voleva. Dava il 100% nel calcio e si godeva la vita. Lo prendo come modello perché anche io sono così. Mi piace divertirmi sia in campo che fuori. Ci sono diverse cose che faccio solo per prendermi un momento o, semplicemente, per respirare".
Il nigeriano ha parlato anche della moda e sull'abbigliamento che usa per portare a spasso i suoi due husky: "Sono i vestiti che indosso e a me non dispiace se i peli di cane ci finiscono sopra. Quando sono con loro, divento letteralmente un husky".
Iwobi: "La scorsa stagione abbiamo sfiorato l'Europa"
—Successivamente, il classe 1996 ha parlato del torneo Project 17, in collaborazione con ACLT (African Carribean Leukaemia Trust). Quest'associazione si occupa della raccolta fondi e la sensibilizzazione dell'opinione pubblica sulla carenza di donatori nella comunità nera. La squadra in cui giocava Iwobi non ha vinto, nell'intervista, ha dichiarato: "Ho detto che non avrei lasciato il torneo e lo stadio finché non avessimo vinto. Purtroppo, ho sono stato portato via. Tramite la mia piattaforma calcistica, abbiamo portato l'ACLT per educare ed informare le perosne su chi sta attraversando problemi del sangue o alle cellule staminali. Non si sa mai chi sta passando ciò ed è bello educare la gente anche su questo".

Il giocatore del Fulham ha parlato anche dei dreadlocks che porta: "Non voglio che i miei capelli facciano pensare ad un'altra storia". Inoltre, ha speso qualche parole per l'amore che prova per il calcio: "Voglio solo dimostrare che amo davvero il calcio. Dentro di me sarebbe frustrante perché tutti vogliono solo giocare. Quando non ho l'opportunità di giocare, la prendo come un'idea e penso che devo mettermi in mostra, migliorare e dimostrare di avere le capacità per giocare ed essere titolare".
Infine, ha concluso parlando della scorsa stagione, di obiettivi ed ancora di calcio: "Eravamo vicinissimi all'Europa, quindi sarà un obiettivo da centrare. Con tutto il rispetto per il Fulham, ma vorrei giocare la Coppa d'Africa. In questo sport, la carriera è breve. Sono grato di aver avuto i miei genitori e mio zio come guida. Mi sento così fortunato e felice di essere nella posizione attuale. Ringrazio l'Arsenal perché sforna sempre giovani. Non importa l'età, credo che si debba dare il 100%. La prossima stagione compirò 30 anni. Quindi non sono più un ragazzino".
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