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Genoa-Milan: chi vince paga… – Il dopo DiFra alla Samp: Gattuso in testa al gruppo

GENOA, ITALY - OCTOBER 05: Aurelio Andreazzoli head coach of Genoa CFC during the Serie A match between Genoa CFC and AC Milan at Stadio Luigi Ferraris on October 5, 2019 in Genoa, Italy. (Photo by Paolo Rattini/Getty Images)

Genoa e Sampdoria chiudono la classifica di Serie A

Redazione DDD

Genoa e Sampdoria cercasi. Le due genovesi che un anno fa proprio in questo periodo guardavano i propri rivali dalla parte alta della classifica, sembrano essersi smarrite. Nessuna delle due è riuscita in questo inizio di campionato a lasciare il segno o comunque a tracciare delle basi importanti. Il campo continua a parlare in negativo, con il Genoa, seppur stavolta con una discreta performance, vittima del Milan di Giampaolo (quest'ultimo esonerato nonostante la vittoria) e la Samp tristemente sconfitta a Verona. A stupire però è la posizione delle due dirigenze, fermamente convinte delle scelte iniziali, con Andreazzoli e Di Francesco divisi dall'idea dell'esonero con il primo ripescato e il secondo liberato. La dirigenza rossoblu pare sia molto lontana, nonostante le voci sul possibile arrivo di un nuovo tecnico, dall'esonerare il proprio tecnico anzi, con la gara di domenica sembra aver trovato la fiducia necessaria per puntare i piedi contro i più pessimisti. L'ex Empoli non ha vinto ma senza  dubbio ha convinto, per atteggiamento, schema e coraggio mostrato. In Genoa-Milan la partita l'ha vinta chi è stato poi esonerato: Giampaolo.

Diversa è invece la storia che coinvolge i blucerchiati i quali sembrano essere entrati in coma etilico. Con un dottore, Di Francesco, completamente in difficoltà nel capire quale possa essere la cura giusta. E proprio per questo è arrivata la rescissione contrattuale. E proprio per questo, quello stesso Gattuso che prima di Genoa-Milan si ra sfilato dall'opzione rossoblù ora potrebbe accettare quella blucerchiata. Tre punti in 7 gare sono davvero troppo pochi e fanno davvero male ai tifosi doriani, accaniti e indispettiti dall'indifferenza apparente di Massimo Ferrero, chissà forse troppo concentrato sulla cessione della proprietà. Intanto il gruppo Vialli ha deciso di rinunciarvi, 100 milioni sono un eccesso per l'ex Samp che a questo punto lascia cadere ogni minimo dubbio. Le difficoltà si fanno sempre più evidenti, certo è che a giocare a chieder troppo si rischia quasi sempre di rimanere a bocca asciutta.

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