Il ponte Morandi 4 anni dopo: la Samp “Genova non dimentica”, il Genoa immortala le due date…

Dirigenti e giocatori di Genoa e Sampdoria attoniti, le prime parole di allora del presidente rossoblù Preziosi: "Chiaro che con quello che è successo a San Siro non andiamo". Si sarebbe dovuta giocare Milan-Genoa...

La tragedia di una città, calcio compreso

Era questo il clima, anche calcistico, a botta calda e tremenda, quattro anni fa. Ma anche se dal 2018 al 2022 di tempo ne è passato, a dover fare ancora i conti con il crollo del ponte Morandi sono loro, i parenti delle 43 persone che il 14 agosto 2018 sono morte, inghiottite dal cemento di un ponte crollato su sé stesso, precipitato in pochissimi istanti alle 11.36 di quella mattina piovosa di quattro anni fa.

Quattro anno fa, i capitani delle due squadre genovesi, Criscito e Quagliarella, erano in prima fila alle esequie delle vittime. Del resto spesso sui campi di calcio si fa il minuto di silenzio in segno di lutto, cosa che attorno a Marassi e in tutta la città è stata fatta anche oggi, osservando un minuto di silenzio pesante, di angoscia e di problemi irrisolti. "La città di Genova avrà per sempre questa data scolpita nella pietra", ha detto il sindaco Marco Bucci nel corso del suo intervento in cui ha espresso vicinanza ai parenti delle vittime. Per il governatore ligure, Giovanni Toti, "oggi è anche il giorno della rabbia perché quelle vittime non avrebbero dovuto essere vittime".

Oggi la Sampdoria ha twittato: "14 agosto 2018. Quattro anni dopo Genova non dimentica. Il presidente Lanna e tutta l’U.C. Sampdoria si stringono ancora una volta alle famiglie delle 43 vittime della tragedia del ponte Morandi".

Senza parole il Genoa, che ha scolpito in rossoblù le due date: 14 agosto 2018 e 14 agosto 2022...