ALLA BOBO TV CI SI DIVERTE

Christian Vieri, “Finale di Champions post-derby? Una milanese può vincerla”

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L’ex centravanti dell’Inter ha chiuso la terza giornata della Milano Football Week con l’incontro “Christian Vieri: Bobo gol”
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“Una milanese vincitrice della Champions League? Certo, in una partita secca può succedere di tutto”. Così Christian Vieri chiude la terza giornata della Milano Football Week, la manifestazione organizzata da La Gazzetta dello Sport, con il patrocinio del Comune di Milano, in programma dal 12 al 14 maggio a Milano. Un evento unico dedicato allo sport più amato al mondo, che coinvolgerà tifosi e appassionati.

Una grande carriera

Nella sua carriera, Christian Vieri ha giocato con tanti campioni, molti diventati amici di una vita. Uno di questi Nicola Amoruso. “Grande giocatore e compagno. Ai tempi della Juve ci criticarono molto i giornalisti.” L’esperienza alla Juventus. “C’era un grande mister come Lippi e senatori che portavano avanti la carretta come Peruzzi, Ferrara, Di Livio, Deschamps. Mi sono divertito molto con loro, ci ammazzavamo dalle risate. Quando oggi ci ritroviamo è uno show. Del calcio giocato mi manca il gruppo: 25 giocatori che girano il mondo per un lavoro bello, con stadi pieni, facendo quello che volevano far da bambino è uno spettacolo.”

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Dal passato al presente: basterebbe alla Juventus vincere l’Europa League per riscattare una stagione? “Non basta: una squadra come quella bianconera deve ambire sempre alla Champions League”. Basterebbe all’Inter vicnere la Champions per dimenticare le 11 sconfitte in campionato? “Certamente, l’Inter è la squadra più forte in Italia, non può perdere 11 partite. Se si concentrano, come nelle ultime partite, non perdono. ”Manchester City-Real: chi passa? Il City, Pep è un grande, Haaland è devastante.” Chi passa delle milanesi, se la può giocare la vittoria finale? “Si, in una partita unica può succedere di tutto.”

Torniamo al passato: dopo la Juventus, l’annata a Madrid. “La città è una bolgia: quello è stato l’anno in cui mi sono diverito di più calcisticamente. Eravamo liberi di testa e gli allenamenti erano meno pesanti. Un mondo compeltamente diverso rispetto all’Italia. In allenamento facevamo torelli e partitita. Perché sono andato via? Non lo so". L’esperienza alla Lazio. “Era uno squadrone: Nesta, Mancini, Mihajlovic, Boksic, Salas.” L’allenatore di quella Lazio era Sven Goran Eriksson. “Grande personaggio, non alzava mai la voce, nemmeno quando era deluso o arrabbiato.” Gli assist più belli? Da Recoba. Il Cino aveva una qualità che avevano pochi: ti metteva la palal dove volevi tu".

La Bobo TV. “Con Cassano, Ventola e Adani ci divertiamo: siamo quattro personaggi diversi, ognuno dei quale non vuole noie da nessuno. A volte discutiamo tra noi, siamo un bel gruppo, c’è un bel feeling, facciamo spettacoli a teatro. Parliamo di calcio in modo diretto: ognuno dice ciò che pensa. Dividiamo, ma se fossimo sempre d’accordo non ci guarderebbe nessuno". La formazione della Bobo TV. “Ho voluto Antonio Cassano: è un malato di calcio, a volte esagera, ma l’ho voluto fortemente. Lele Adani è il nostro filosofo: come racconta lui una partita, non lo fa nessuno. Ventola è il nostro ‘PR delle discoteche’.” Come è nata? “Dopo la pandemia e l’esperienza con le dirette instagram, volevo creare un programma di calcio, su Twitch, dove ognuno potesse parlare di calcio in modo libero. Abbiamo un grande seguito, abbiamo un palinsesto settimanale con 3 programmi nuovi, dando spazio al calcio femminile e a quello internazionale.”

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