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Discussi in estate, certezze in inverno: Bennacer e Theo Hernandez hanno quasi triplicato il loro valore

MILAN, ITALY - FEBRUARY 13:  Miralem Pjanic of Juventus competes for the ball with Ismael Bennacer of AC Milan during the Coppa Italia Semi Final match between AC Milan and Juventus at Stadio Giuseppe Meazza on February 13, 2020 in Milan, Italy.  (Photo by Daniele Badolato - Juventus FC/Juventus FC via Getty Images)

Due grosse novità in meno di un anno...

Redazione DDD

di Max Bambara -

Non tutte le ciambelle, si sa, riescono col buco. Ci sono però alcune ciambelle che vengono fuori talmente bene da far dimenticare tutte le altre. Succede in cucina e succede nel calcio dove le ciambelle, mutatis mutandis, sono i giocatori. Per rimanere sul tema culinario come metafora di accompagnamento, dobbiamo dire che al Milan purtroppo, da qualche stagione, al caviale dei primi 25 anni di gestione Berlusconi si sono sostituite pietanze meno nobili e decisamente troppo insipide. E così, piano piano, è prevalsa la tesi del tanto peggio tanto meglio, che ha contagiato tifosi ed addetti ai lavori, rendendo le analisi troppo legate agli umori e poco radicate nel contesto. I giocatori così diventano facilmente bersagli da colpire più che uomini da sostenere.

Il “va tutto male” sembra quasi una regola aurea, da dare in pasto al popolo assetato di sangue e voglioso di capri espiatori. L’assenza di emozioni vere, figlie del campo da gioco, ha un peso non irrilevante in questo particolarissimo momento storico.

MILAN, ITALY - JANUARY 28:  Theo Hernandez and Ismael Bennacer of AC Milan celebrate a victory at the end of the Coppa Italia Quarter Final match between AC Milan and Torino at San Siro on January 28, 2020 in Milan, Italy.  (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

MILAN, ITALY - JANUARY 28: Theo Hernandez and Ismael Bennacer of AC Milan celebrate a victory at the end of the Coppa Italia Quarter Final match between AC Milan and Torino at San Siro on January 28, 2020 in Milan, Italy. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Se però è venuta fuori qualche ciambella di lusso in questa cucina milanista ormai così abituata a minestrine e ribollita, sarebbe assurdo non rendersi conto di ciò che si ha in mano. O forse sarebbe semplicemente da Tafazzi. Bennacer e Theo Hernandez sono due ciambelle venute su col buco perfetto. I numeri delle loro operazioni sono particolarmente significativi e sono soprattutto utili a spiegare l’acutezza del Milan nell’andare a prendere due giocatori con avvenire e prospettiva. Entrambi sono giunti al Milan nella scorsa estate. Bennacer è arrivato per 16 milioni di euro. Theo Hernandez invece è arrivato per 20 milioni di euro. In totale, per questi due giocatori, il Milan ha speso 36 milioni di euro.  A leggere i giornali, entrambi adesso valgono 50 milioni di euro e sono ambiti da club europei ricchi e di valore come City e PSG. In meno di un anno insomma, rumors alla mano, il valore di entrambi è quasi triplicato.

Singolare solo a pensarlo un anno fa, quando Bennacer era il giocatore che veniva presentato con il marchio dell’infamità di arrivare dall’Empoli, appena retrocesso in Serie B, come se questa fosse una colpa da espiare.

Eppure il Verona 2001-02, che retrocesse in Serie B in maniera alquanto clamorosa, aveva in organico ben tre giocatori (Oddo, Camoranesi e Gilardino) che, solo quattro anni più tardi, si sarebbero laureati campioni del mondo con la maglia della Nazionale Italiana. Poco pertinente pertanto il riferimento alla retrocessione dell’Empoli in Serie B come metro valutativo per pesare Bennacer come giocatore. Eppure, a rileggere le cronache di un anno fa, gli argomenti erano questi. Nel caso di Theo Hernandez poi, c’è soltanto da avere la pazienza di andare a rivedere i punti di vista maggioritari sostenuti all’epoca da molti addetti ai lavori che, con fare quasi sicuro, bollavano come incauto e inutile l’arrivo a Milano dell’esterno mancino. In sintesi, come fa il Milan che ha già ben tre esterni sinistri bassi in organico (Ricardo Rodriguez, Strinic e Diego Laxalt) ad andare a prendere l’ennesimo terzino sinistro? Possibile che non si possano spendere i soldi in maniera più produttiva? Il campo ha poi smentito luoghi comuni e valutazioni figlie del pregiudizio, ma il primo avversario che Bennacer e Theo Hernandez hanno dovuto scartare non appena sono arrivati al Milan non è stato un calciatore, bensì qualche articolo di troppo sui giornali.

Oggi che, grazie alle loro prestazioni sul campo, il valore di questi due giocatori si è alzato alle stelle, sarebbe il caso di fare i complimenti al Milan per avere investito denaro importante in queste due operazioni. Ed invece nessuno che osi far notare la moltiplicazione del valore dei due giocatori, gli investimenti fruttiferi da parte del Milan in due ruoli peraltro in cui non è semplice trovare interpreti di grande livello. Siccome il periodo è quello che è (ed oggettivamente, senza nascondersi dietro un dito, sappiamo benissimo che siamo in una fase storica di transizione), allora il Milan è l’universo del tutto va male e della confusione che regna sovra. A volte invece basterebbe una giusta dose di equilibrio ed un rapporto corretto fra critiche e valutazioni, riuscendo a pesare gli errori chiave nell’arretramento del percorso di crescita del club (come la non conferma di Rino Gattuso in panchina) e cercando, nel contempo, di dar lustro alle cose buone. Se anche le altre ciambelle sono state bruciate, le due ciambelle denominate Bennacer e Theo Hernandez sono venute davvero bene. Prenderne atto non è altro che un segnale di onestà intellettuale. Merce rara al giorno d’oggi.

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