I piedi di Sommer e l’assenza di Tonali: derby milanese, ecco cosa ci aspetta…
MILAN, ITALY - NOVEMBER 07: Sandro Tonali of AC Milan is challenged by Marcelo Brozovic of FC Internazionale during the Serie A match between AC Milan and FC Internazionale at Stadio Giuseppe Meazza on November 07, 2021 in Milan, Italy. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)
Cosa c'è, cosa manca e cosa va migliorato. Le due cabrio da derby milanese si avvicinano alla griglia di partenza del loro campionato nel campionato...
"Nella griglia di partenza del campionato spiccano due belle cabrio", è il primo riferimento da derby milanese nell'analisi di Paolo Tomaselli sul Corriere della Sera: "Peccato che sia un agosto più fresco del previsto e quando c'è da tirare su la capote, sia l'Inter che il Milan abbiano dimostrato di avere ancora dei problemi a ripararsi nel modo migliore".
A Inter e Milan serve la partenza intelligente
Ancora Tomaselli: "Rispetto a Pioli, Inzaghi parte da una base più consolidata: anche lui ha avuto tante partenze (otto) e a fine mercato avrà almeno otto nuovi acquisti. Ma l'impianto tattico resta quello, anche se l'interpretazione del 3-5-2 potrà essere più verticale. E almeno all'inizio la maggior parte dei titolari sarà la stessa. Frattesi scalpita e avrà molto spazio, ma nella prova di Salisburgo, Inzaghi si è affidato al trio Barella-Calhanoglu-Mkhitaryan: può essere un'indicazione per l'esordio col Monza che l'anno scorso ha tolto 5 punti su 6 ai nerazzurri. Anche Cuadrado, come Frattesi, è un titolare aggiunto, che ha gol nelle gambe. Thuram invece sta lavorando sull'intesa con Lautaro e aspetta di capire chi arriverà dal mercato: il francese ha spiegato di sentirsi simile a Dzeko, ma garantisce più mobilità. Dietro, l'Inter ha cambiato solo il portiere, ma è una differenza che incide sul reparto: esplosivo e preciso con i piedi, Sommer però non è quel giocatore di movimento aggiunto che era diventato Onana".
Sul fronte rossonero invece: "il Milan è ancora più intrigante. Su otto nuovi arrivi, quattro sono attaccanti: la squadra di Pioli ha più profondità di scelte rispetto allo scorso anno, però il sistema di riferimento cambia da 4 2 3 1 a 4-3-3 e gli equilibri vanno rinsaldati presto. A Monza (1-1 nei go') il Milan ha creato tanto, ma segnato solo con Pulisic sulla ribattuta del rigore sbagliato. E nelle rare incursioni avversarie ha dato una certa prova di fragilità, per ritardi individuali (Tomori) ma anche per distanze coperte male a metà campo. L'assenza di Tonali va metabolizzata: Pioli ha rilanciato sulla centralità di Krunic in regia, togliendolo di fatto dal mercato. Il perno è troppo importante per costruire una squadra dalla vocazione offensiva spiccata. L'olandese Reijnders è la nota più positiva, soprattutto quando ha la palla tra i piedi. LoftusCheek, l'altra mezzala, è ancora indietro, ma assieme all'ultimo arrivato Musah garantirà la giusta fisicità. Anche perché c'è un tridente da supportare, che contro le avversarie medio-piccole può diventare un quartetto, con Pulisic trequartista dietro a Giroud. L'americano può partire titolare anche a destra o a sinistra, ma ChukwuezeGiroud-Leao potrebbe diventare il trio di riferimento. Le opzioni sono tante, Okafor non è il vice Giroud, ma di Leao. Se non arriva un centravanti in più, Pioli dovrà lavorare anche su questo. E abbastanza in fretta. Perché i gol non attendono".
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