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I sassolini di Paquetà, le ammissioni di Suso: il Milan va verso la Lazio

MILAN, ITALY - OCTOBER 20:  Lucas Paqueta of AC Milan salutes the crowd at the end of the Serie A match between AC Milan and US Lecce at Stadio Giuseppe Meazza on October 20, 2019 in Milan, Italy.  (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Dopo la Spal, l'intervista di Paquetà e il post su Instagram di Suso

Redazione DDD

di Mattia Marinelli -

Il Milan è alla ricerca della vera svolta in campo e fuori, ecco le sue mosse. La rosa rivolta ai talenti può avere delle eccezioni: Gazidis aveva detto sì a Ibra. Gli obiettivi di Elliott sono: una rosa giovane, conti stabili, rapporti normalizzati con la Uefa e stadio. Smentita ogni ipotesi di addio.

Intanto, dopo il gol, Suso ha scelto la strada più complicata, quella dell’ammissione di colpevolezza. La si può giudicare in più modi, ma intanto il suo post e le sue parole pesanti restano: “Un gol non cambia la storia. Conta tornare in alto, tutto è possibile. Crediamoci”. Suso non segnava da maggio, giovedì è finito in panchina ed è stato fischiato: “Il mio gol è servito a respirare. Restano le critiche, ma adesso conta solo tornare in alto. Non importa chi gioca e chi fa gol. Tifo per noi, ci credo. Tutto è possibile”.

Dal canto suo, Lucas Paquetà ha svuotato le scarpe dai macigni che si portava appresso da questa estate. Per farlo, ha scelto il confronto fra la gestione di Stefano Pioli e quella di Marco Giampaolo: “L’allenatore di prima era più tattico. Con Pioli mi sento meglio, sento la sua fiducia, posso inserirmi”. In definitiva, Suso e Paquetà, alleati di Pioli per affrontare tre esami duri e decisivi. Il Diavolo è vivo, ma occorrono controprove. C’è stato un passettino in avanti contro i ferraresi, ma Stefano Pioli da tecnico di buon senso quale è, ha detto: “Qui c’è tanto da migliorare”.

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