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Markus Kauczinski, ex tecnico di Calhanoglu: “Che gol al Darmstadt, sull’esultanza nel derby…”

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Il giocatore del momento in casa Inter è Hakan Calhanoglu. Dopo un inizio con il freno a mano, la mezzala turca sta diventato una delle pedine più decisive della squadra di Simone Inzaghi.

Redazione DDD

Hakan Calhanoglu è stato nominato miglior giocatore della Serie A del mese di novembre. Suo inoltre il grande gol di sabato scorso, direttamente da calcio d’angolo, che ha dato il via alla netta vittoria dei nerazzurri in casa della Roma per 3-0. Per parlare del giocatore dell’Inter, “Europa Calcio” ha ospitato le riflessioni di Markus Kauczinski, suo allenatore ai tempi del Karlsruher. Proprio con lui Calhanoglu ha esordito tra i professionisti. Cosa pensa di questa sua prima parte di stagione all’Inter? “Lo osservo spesso perché ricordo ancora le sue grandi qualità: era abile, tecnico e sotto gli occhi di tutti. È da molto tempo che non sento Hakan, ma sono molto contento che ora anche all’Inter sta riuscendo a esprimere il suo potenziale". Si aspettava il suo passaggio dal Milan all’altra sponda del Naviglio? “Diciamo che è stato un trasferimento particolare, sono situazioni che non si vedono spesso. Ma lui psicologicamente è molto forte e concentrato sui suoi obiettivi e nel migliorare le sue qualità. Fa sempre di tutto per avere successo“.

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Nel derby di un mese fa poi ha anche esultato sotto la Curva del Milan dopo aver segnato su rigore. Che idea si è fatto di quell’episodio?  “Sono partite dove c’è sempre un grande aspetto emotivo, specie per lui che era stato al Milan per tanti anni. Forse Hakan si portava dietro qualche strascico di quell’esperienza“. E della sua esperienza con lui al Karlsruher cosa mi racconta? “Intanto voglio sottolineare la notevole abilità del club di puntare su di lui. Calhanoglu è nato e cresciuto a Mannheim, città molto vicina a Karlsruhe. C’erano molte squadre della zona che lo stavano seguendo e che lo volevano, ma la società anticipò tutti. Poi io a gennaio 2012 lo feci esordire in Seconda Divisione dell’Under 19. L’inizio in prima squadra fu difficile per lui perché eravamo in una brutta situazione e infatti a fine stagione retrocedemmo. Ma l’anno dopo, sempre con me, fu uno dei pilastri di quel Karlsruher che tornò subito in Bundesliga 2. In campo era insostituibile“.

Un ricordo indelebile con lui? “Dico la sua rete al Darmstadt a maggio 2013: ci diede la matematica certezza della promozione in Seconda Divisione. Fu un grandissimo momento per il club“. In quel periodo, c’erano già dei club europei che lo seguivano?  “Assolutamente. Ora non so dirti nello specifico quali, ma confermo che lo stavano osservando molte società tedesche importanti e anche diversi scout di club turchi. Ma lui comunque non pensava a quello, era concentrato sul Karlsruher“. Per concludere, molte volte ci siamo chiesti qual è il ruolo esatto di Calhanoglu, che in questi anni ha giocato in diverse posizioni. Lei cosa risponde?  “Io lo vedo molto bene come mezzala di centrocampo: con la palla tra i piedi vede molto bene il gioco e riesce altre sì a impostare l’azione“.

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