Storia del Derby

Milan-Inter: da Pirlo a Seedorf, passando per Çalhanoglu. Un derby di continui scambi

Federico Grimaldi
Una partita sentita non solo in campo. Dall'olandese al turco, passando per l'ex Juve. Tanti campioni passati per entrambe le vie di Milano
00:42 min

Milan-Inter sarà la partita più attesa del giorno. A Milano si stanno vivendo ore intense, per un match, che potrebbe decidere la stagione. I rossoneri vogliono vincere, ma i nerazzurri non resteranno a guardare. Il derby, però, non è solo sul campo. In più di 100 anni di storia, abbiamo assistito a molti scambi tra le due squadre, che hanno portato ad un vero capovolgimento della stracittadina. Vediamo insieme i più importanti

Milan-Inter, il derby di mercato

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Il derby è una partita a se. Si riversano lacrime, gioie, dolori, ma nonostante ciò, tra Inter e Milan non sembra scorrere brutto sangue. Il motivo? I buoni rapporti tra le due squadre, perlomeno dal punto di vista dirigenziale. È insolito vedere, tra due squadre della stessa città, tanti scambi di giocatori, eppure la storia del derby di Milano ci racconta altro. Molti sono i giocatori che hanno fatto la storia delle due compagini, alcuni rinnegati, ma altri, invece, sono riusciti a dare un nuovo corso al proprio nome.

Un caso analogo, lo abbiamo avuto anche per quanto riguarda la linea tecnica, quando Leonardo, nell'anno 2010, passò dal Milan all'Inter, dove guidò quest'ultima per 6 mesi e mezzo. Dopo questa piccola breve parentesi, torniamo a parlare dei giocatori delle due squadre. Sono ben otto i giocatori che sono passati dall'essere rossoneri all'essere nerazzurri, ma addirittura 17, quelli che hanno compiuto il percorso inverso ed ora, scopriremo quali sono.

Da Meazza nel 1940 a Calhanoglu nel 2021

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La storia ci insegna che alcuni eventi sono irripetibili, ma sicuramente questo non rientra in questo caso. Il primo scambio tra le due squadre di Milano risale al lontano 1940, quando Giuseppe Meazza vestì la maglia del Milan. Alcuni anni dopo, decise di tradire i colori rossoneri e di passare, nel 1947, nella compagine avversaria. Il suo è il primo trasferimento "indiretto" tra le due squadre. L'ultimo, per questione di tempo, è forse uno dei più clamorosi, anzi quello che ha lasciato più strascichi tra la tifoseria ed il giocatore, naturalmente stiamo parlando del turco Calhanoglu.

19 Giugno 1938: Giuseppe Meazza, capitano dell'Italia, nella finale dei Mondiali a Parigi. (Foto di Keystone/Getty Images)

Il centrocampista è stato l'emblema della rinascita rossonera, sotto i suoi piedi sono passati migliaia di palloni, che hanno permesso al Milan di risorgere dopo molti anni bui. Tuttavia, le strade tra i due si sono separate, ma in una maniera tutt'altro che felice. Perché il turco ha deciso di accasarsi con i propri rivali: l'Inter. La scelta è stata mal vista dai tifosi rossoneri, che hanno deciso di etichettarlo come un traditore. Dal 2021 ad oggi, le storie tese fra il Milan ed il centrocampista non si sono affievolite, questo anche per colpa dei classici gol degli ex inflitti dal turco e dalle esultanze "non troppo rispettose" al momento della rete. Ora, Calhanoglu, è diventato un uomo simbolo dell'Inter e sembra che si sia dimenticato definitivamente della sua ex squadra, ma il Milan non si è affatto dimenticato di lui

Pirlo e Seedorf, quanti rimpianti per l'Inter

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Se con Calhanoglu, l'Inter ha fatto un vero affare, non si può dire che negli anni si sia sempre comportata bene con i propri giocatori. La squadra nerazzurra nei primi anni 2000, poteva contare in squadra la presenza di giocatori importanti come Pirlo e Seedorf. L'italiano era ancora giovane ed ai tempi nessuno poteva pensare alla sua esponenziale crescita. L'Inter di Moratti prese una scelta, che poco dopo si definì errata: vendere Pirlo per una cifra irrisoria, 5 miliardi delle vecchie lire.

Se per l'italiano c'è l'attenuante della giovane età, non si può dire lo stesso per Seedorf. L'olandese, nel 2002, era un giocatore di enorme classe, che però non convinse la dirigenza dell'Inter nell'unico anno in cui ci ha militato. Ai nerazzurri serviva disperatamente un terzino e da qui l'idea: prendere Coco dal Milan e dare in cambio Seedorf. Senza neanche dirlo, l'olandese divenne una colonna portante del Milan di Ancelotti, mentre Coco si smarrì dopo solo una stagione.

ROTTERDAM, OLANDA - APRILE: Clarence Seedorf con la maglia dell'Inter in un match di Champions League (Foto di Christof Koepsel/Bongarts/Getty Images)

Milan, la scelta di scambiare Cassano per Pazzini

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Qua si tratta di un'altra storia, un altro calcio. Il Milan, finita la stagione 2012, si ritrova a vendere i suoi prezzi più pregiati: da Thiago Silva ad Ibrahimovic, passando per Cassano. L'italiano è stato il protagonista di una delle conferenze stampa più memorabili della storia del calcio italiano. Il barese, dopo essere stato scambiato per Pazzini, ha inveito contro la dirigenza rossonera, rea di non aver trattato bene l'attaccante e di essere totalmente incompetente.

L'ex Sampdoria passò dai rossoneri all'Inter per una cifra vicina ai 7 milioni di euro. All'interno dello scambio, ci finì un altro ex sampdoriano: Giampaolo Pazzini. I due protagonisti della cavalcata Champions genovese si sono ritrovati al centro di questa diatriba, portando ai propri club giocatori diversi con comportamenti diversi. Cassano non riuscì ad incidere più di tanto, complice un comportamento non sempre adeguato ed una forma fisica non eccelsa. Il "pazzo", invece, stava già entrando nella fase calante della carriera e, dopo un ottimo inizio, si smarrì insieme al resto dei compagni.

Milan-Inter, il primo atto di un derby infinito

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Non sarà il derby più sentito, ma sicuramente quello di Milano è uno di quelli che descrive appieno la parola calcio. Negli ultimi anni ci stanno regalando partite memorabili, come quella in Supercoppa. Tra le due squadre ci sarà sempre un'accesa rivalità, lo sanno bene tutti i giocatori passati da entrambe le fazioni. Chi più di loro può capire cosa è il derby di Milano, dopo che lo hanno vissuto da una parte all'altra. I giocatori menzionati in precedenza sono quelli che più si sono radicati in questa rivalità accesa, ma non sono gli unici. Ricordiamo, per esempio, Vieri, che dopo tanti anni all'Inter, decise di fare una stagione con il Milan. Crespo, che passò dall'essere l'idolo della curva sud a quello della nord.

Indimenticabile, per certi versi, l'attaccante svedese Zlatan Ibrahimovic. L'ex Psg è diventato il simbolo della Milano rossonera, dopo aver trascorso i primi anni della sua esperienza italiana con la maglia nerazzurra. Non dimentichiamoci poi di Balotelli, Brocchi, Favalli, Mancini, Vieira, Davids. Tutti questi hanno vissuto le due parti di Milano e chi meglio di loro può capire l'importanza di questa partita. Sicuramente, ci saranno anche loro davanti alla tv per attendere l'inizio di questo ennesimo capitolo di queste due squadre. Stasera c'è Milan-Inter e nessuno vuole perderselo.

 

Cup semi-final. Derby. No introductions needed. 🔥#SempreMilan#MilanInter#CoppaItaliaFrecciarossapic.twitter.com/kEvPgBbdT6

— AC Milan (@acmilan) April 2, 2025