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Ruolo per ruolo e reparto per reparto: tutte le sfide del derby Milan-Inter al femminile

MILAN, ITALY - MARCH 28: Valentina Giacinti (L) of AC Milan celebrates her goal during the Women Serie A match between FC Internazionale and AC Milan at Suning Youth Development Centre in memory of Giacinto Facchetti on March 28, 2021 in Milan, Italy. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Ritorno del derby di Coppa Italia women: all'andata 2-1 per l'Inter

Redazione DDD

A cura della App Tuttocalciofemminile -

Il derby di Coppa Italia è anche il derby dei portieri. Il Milan Femminile ha una titolare inamovibile: la slovacca Korenciova. Non è un fenomeno ma è, di sicuro, una figura affidabile. Korenciova piace a mister Ganz e piace anche alle compagne della difesa che sanno di avere alle spalle una compagna affidabile e brava anche a giocare con i piedi. L'Inter in questa stagione ha ruotato tre portieri: è partita con Aprile, ha puntato poi sulla veterana Marchitelli, ha dato spazio alla giovanissima Gilardi per poi tornare a Marchitelli. Che probabilmente sarà titolare contro l'Inter. La sua esperienza nel derby è una garanzia. Ma, certo, l'Inter non ha tra i pali una sicurezza. Sono tre ottime professioniste ognuna con qualche piccolo problema (affidabilità, esperienza, età). PORTIERE - Meglio il Milan. Centrali difensive a confronto in Milan-Inter. Un derby quanto mai atteso. Queste le valutazioni di Tutto Calcio Femminile. AGARD - L'esperta centrale francese è un vero e proprio muro difensivo. E' stata uno degli investimenti più preziosi dell'ultimo mercato estivo. Agard non è una stella come Boquete ma è una calciatrice tutta sostanza e rendimento. ALBORGHETTI - L'infortunio di Kathellen ha obbligato Sorbi a inventarsi Alborghetti difensore centrale. L'esperta calciatrice nerazzurra ha la personalità per adattarsi a tanti ruoli. Certo, non è una marcatrice pura. Piuttosto da regista bassa può dare tempi di gioco importanti alle manovre dell'Inter. AGARD LEGGERMENTE PIÙ FORTE. Non solo: FUSETTI - Non è un gigante ma è esplosiva. Fusetti ha grinta in dosi industriali. E è sempre molto attenta nelle diagonali difensive. Ricordando che il Milan gioca quasi sempre con la difesa e tre e che quindi oltre a Fusetti e Agard c'é spesso una terza centrale. A volte Spinelli, altre volte Vitale. DEBEVER - Una guerriera. Una centrale molto aggressiva nella marcatura individuale e molto attenta nell'eseguire nella maniera corretta le diagonali difensive. Debever sa farsi valere anche nel gioco aereo nonostante non sia molto alta. SFIDA IN PARITÀ.

 (Photo by Mattia Ozbot/Inter via Getty Images)

Passiamo alla sfida tra le centrocampiste di Milan e Inter. Figure chiave per l'esito della semifinale di ritorno di Coppa Italia. Partiamo dalle registe. JANE - Quanto fosse importante la sudafricana si è capito durante la sua assenza. Il Milan sembrava spaccato a metà. Incapace di organizzare la manovra offensiva. Esercizio fondamentale per esaltare le qualità delle trequartiste e delle attaccanti rossonere. Jane è la metronoma di Ganz. Crea tanto e sbaglia poco. SIMONETTI - Flaminia è uscita dagli effetti del Covid. Che l'ha bloccata nel momento migliore della sua stagione. Ma la regista nerazzurra ha orgoglio e grinta. E sta tornando velocemente protagonista. Oltre a essere preziosa nel dare i tempi di gioco alle compagne può anche incidere sulla sfida con le sue velenose conclusioni dalla distanza. SFIDA ALLA PARI. Sono i due "dieci" di Milan e Inter. Giocatrici che hanno il colpo che può fare la differenza in qualsiasi momento della partita. TCF analizza la sfida tra Boquete e Rincon. BOQUETE - Vero è la fantasia al potere. La spagnola è una dieci atipica. Nel senso che oltre a essere un trampolino di lancio prezioso per Giacinti e Dowie si sacrifica anche in un lavoro di raccordo tra centrocampo e attacco. E, all'occorrenza, si abbassa anche per dare forza alla linea centrale. Insomma, stiamo parlando di una giocatrice totale. RINCON - La colombiana ha faticato a imporsi nel pianeta Inter. Ma ora è diventata una pedina indispensabile perché somma qualità a gradi doti tattiche. Una giocatrice sempre pronta a dare una mano alle compagne. BOQUETE ha qualcosa in più.

Passiamo ai numeri 8. Altre due centrocampiste destinate a essere protagoniste nel prossimo derby. HASEGAWA - Che dire del gioiello giapponese. Ha lasciato tutti a bocca aperta per la facilità con la quale si è inserita nel calcio italiano. Come se ci giocasse da una vita. Hasegawa vuol dire corsa, tocchi geniali, gol importanti. Una stella. PANDINI - E' una dei progetti più interessanti del calcio femminile italiano. Ha coraggio e talento. Freschezza e gamba. Una tuttocampista di grandi prospettive. MEGLIO HASEGAWA. Sono nate attaccanti. Poi, negli ultimi tempi, hanno imboccato strade diverse. Ma restando sempre sulle amate corsie esterne. Ecco come TCF analizza la sfida tra Bergamaschi e Marinelli. BERGAMASCHI - La rossonera qualche anno fa ha vinto la classifica dei cannonieri nel calcio svizzero. Poi, nella passata stagione, Maurizio Ganz l'ha trasformata in estarna a tutta fascia. La risposta di Bergamaschi è stata fantastica. La rossonera garantisce tre fasi: una buona copertura difensiva, tanta corsa e ottime iniziative negli ultimi trenta metri. MARINELLI - In un'Inter tatticamente molto ordinata è la variabile impazzita. Marinelli ha qualità, dribbling. Sa arrivare sul fondo per mettere la palla al centro per le compagne ma sa anche cercare il gol con le sue potenti conclusioni dalla distanza. DIVERSE MA E' UNA SFIDA ALLA PARI.

Potrebbero fare entrambe la prima punta. Ma Ganz e Sorbi le preferiscono nel ruolo di attaccanti esterne. Ecco la valutazione di TCF della sfida Giacinti-Moller. GIACINTI - Valentina in questo momento della sua carriera è magia allo stato puro. Tutto quello che tocca lo trasforma in gol o prodezze. Giacinti è scatenata. Decisa a conquistare la Champions con il suo Milan e a insidiare Girelli per il ruolo di Regina del Gol in Serie A. E naturalmente vuole la Coppa Italia. Per le avversarie è un pericolo pubblico. MOLLER - La danese è un grande talento. Destinato nel giro di qualche anno a diventare una giocatrice di altissimo livello. Ma già oggi sa muoversi con grande abilità in zona gol. Vietato per le rossonere perderla di vista. MEGLIO GIACINTI. Chiudiamo l'analisi delle potenziali undici titolari per la sfida di ritorno della semifinale di Coppa Italia tra Milan e Inter valutando il tridente offensivo. DOWIE - Dentro l'area di rigore è un totem difficile da spostare. L'inglese è una vera forza della natura. In più ha l'esperienza maturata nel girovagare per il mondo e un fiuto innato per il gol. Dowie è un riferimento indispensabile nel Milan di Ganz. MAURO - Ilaria è l'eleganza al potere. Purtroppo la sua è una delicatissima macchina da calcio. Che, negli ultimi due anni ha dovuto convivere con continui problemi fisici. Ma quando Mauro sta bene è una top player. Con il gol nel sangue. SFIDA ALLA PARI.

Analizziamo il derby Milan-Inter attraverso gli allenatori. GANZ - Maurizio è un uragano. E' entrato nel mondo femminile con un entusiasmo travolgente. Ha portato dentro lo spogliatoio rossonero entusiasmo, idee tattiche nuove e un modo diverso di fare e vivere il calcio femminile. La squadra lo sta seguendo. Giacinti in testa. SORBI - E' l'esatto opposto di Ganz. Il tecnico dell'Inter viene dal femminile, ha maturato esperienze importanti accanto alla cittì Milena Bertolini, è un leader silenzioso. Va detto che la sua Inter sta crescendo non alla velocità sperata dal gruppo Suning. MEGLIO GANZ. Due "panchine" a confronto. Un altro modo di leggere la semifinale di ritorno di Coppa Italia tra Milan e Inter. MILAN - Ganz ha diverse opzioni soprattutto in mezzo al campo. Dove ha riserve di lusso quali Simic, Conc, la stessa Mauri. Il Milan, invece, non ha grandi alternative a Dowie e Giacinti. INTER - Anche a causa dell'infortunio di Kathellen l'Inter è contata in difesa. Le alternative più importanti sono in attacco dove "avanza" una tra Mauro, Moller e Tarenzi. Di poco ma meglio il Milan. L'amministratore delegato rossonero Gazidis segue con grande attenzione la squadra di Ganz. La sua presenza è di stimolo a Giacinti e compagne. Inoltre il gruppo Elliot ha autorizzato, anche negli ultimi tempi, investimenti importanti come quelli di Boquete e Hagesawa. La famiglia Zhang, invece, non ha ancora deciso se restare o meno nel calcio italiano. E, soprattutto, quanto eventualmente investire. Una situazione di incertezza che sta frenando la crescita del progetto nerazzurro al femminile.

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