GRANDI SFIDE IN ARRIVO

Scudetto 2023/2024: sarà Derby d’Italia o di Milano?

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La sensazione è che per avere un derby di Milano in chiave scudetto occorra un miracolo. Molto meglio attendersi quello d’Italia per l’assegnazione del titolo.
Redazione Derby Derby Derby

Il campionato sta per entrare nella sua fase calda e le posizioni in classifica sono sempre più definite. Stando alle quote sullo Scudetto 2023/2024 consultabili su Top10scommesse.it, qualunque esso sia, sarà un derby a infiammare il girone di ritorno della Serie A: quello d'Italia, tra Inter e Juventus, o quello di Milano, tra nerazzurri e rossoneri. Nel gioco dei pronostici, la squadra di Inzaghi resta comunque la certezza designata dai bookies: unica vera pretendente per la conquista del titolo. Fondamentali poi gli scontri diretti per l'assegnazione del tricolore. La sfida con i bianconeri sembra determinante, a meno di una rinascita repentina della formazione di Pioli.

Ecco allora lo scenario delle tre di vertice

Prima ancora dell'eliminazione dalla Coppa Italia per mano dell’ex Thiago, quella nerazzurra sembrava una stagione da incorniciare. In classifica viaggia a una media di oltre 2,5 punti a partita ed è proiettata a chiudere tra i 95 e i 100. E gli analisti di Sky commentano, a ragione, di tutte le ‘invenzioni’ di un’Inter bella come non mai. Le invenzioni di Inzaghi, che ha consolidato il collettivo grazie ad una serie di intuizioni tattiche in grado di esaltare i singoli. Darmian è diventato il braccetto fondamentale nei meccanismi nerazzurri in fase di transizione offensiva. Acerbi, capitato quasi per caso alla corte di Zhang, è il pilastro imprescindibile del pacchetto arretrato. Dimarco, dalle giovanili al Verona, torna a Milano da inamovibile sulla sinistra. Calhanoglu, da mezzala a trequartista, può essere considerato probabilmente il migliore tra i registi d’Europa: merito di Inzaghi. Barella al top, Lautaro inarrestabile. Per Chiellini: "È cambiata la consapevolezza dopo la finale di Champions". Marchegiani è sorpreso: "Mi colpisce la tranquillità con cui gestiscono anche i momenti difficili". Di Canio aggiunge: “Anche Inzaghi è cambiato, maturando assieme a questo gruppo". È questa l’Inter che si prepara ad accarezzare il sogno scudetto. Ma dietro, la Juventus non sta a guardare. Avvantaggiata dall’assenza di competizioni europee, la formazione di Allegri può tentare lo strappo.

TIFOSO JUVE SPACCA TV

Il tecnico bianconero sembra aver costruito un collettivo a sua immagine e somiglianza e finora i risultati sorridono, al netto di un imprevedibile passo falso al Marassi contro i grifoni. Di scontri diretti ne ha vinti già due, contro Milan e Napoli. A tre anni di distanza dalla vetta della classifica, la Juventus è l’unica in grado di tenere aperto un campionato altrimenti già segnato, nonostante il mercato estivo praticamente nullo. “Una squadra che a volte vince le partite senza giocare bene”, ha dichiarato recentemente proprio Lautaro Martinez. Sempre in bilico tra i commenti di giochisti e risultatisti in classico stile italiano, la Juventus resta una squadra accorta e parsimoniosa che punta alla concretezza del risultato, anche, e soprattutto, con il minimo scarto. Una visione cinica e utilitaristica, quella di Allegri, che finora non può essere biasimata. Il gruppo e la “mentalità Juve” sono in grado di sopperire all’ormai cronica difficoltà realizzativa di Vlahovic, terminale offensivo indecifrabile di una squadra che mediamente crea poco e fa fatica a convertirlo (24 gol segnati per 29,7 xG). Resta una formazione equilibrata nella sua prevedibilità, in grado di sfruttare i pochi episodi favorevoli e di ridurre al minimo  l’impatto di quelli contrari.

In questa corsa scudetto apparentemente a due, quella tra Inter e Juventus, si inserisce a distanza il Milan. Considerando il rendimento attuale e la delicata questione infortuni, appare difficile il rientro dei rossoneri nella zona di vertice. Troppe le reti subite in campionato. E a livello di organico i rossoneri palesano problematiche strutturali e di scelte che giustificano l’attuale posizione di classifica. Prima del successo contro il Monza, i rossoneri erano decimi per expected goals (xG) concessi: 20,75. La media è di 1,28 gol subiti per 90 minuti di gioco (escludendo i rigori). 

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