LECCE-MILAN 2-2

Svanisce a Lecce la grande gioia Psg…

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Il numero dei punti e quello degli infortuni vanno di pari passo, con questi ultimi in netta crescita in casa rossonera...
Redazione Derby Derby Derby

di Valentino Cesarini -

Due punti in quattro gare nel periodo ottobre-novembre (fra una sosta e l’altra) e il Milan di Pioli molto probabilmente abbandona il sogno della seconda stella. Ieri nel rocambolesco 2-2 di Lecce si è rivisto un Milan a due facce: bello e pimpante nel primo tempo e chiuso sul doppio vantaggio nonostante l’ennesimo infortunio muscolare (Leao è stato costretto ad abbandonare il terreno di gioco dopo pochi minuti), brutto e spento nella ripresa dove ha subito la rimonta dei pugliesi e in pieno recupero è stato graziato dal Var da una clamorosa sconfitta. Leggere in queste ore che il Milan è stato aiutato dalla squadra arbitrale fa ridere, perché il goal annullato a Piccoli è stato giusto, anzi se vogliamo essere pignoli e precisi…nell’azione precedente c’era un nettissimo fallo di mano al limite dell’area leccese non vista dal direttore di gara (il mediocre Abisso) e che ha portato all’espulsione di Giroud (rischia la stangata, ma probabilmente prenderà due giornate) per proteste. Ad esempio contro l’Udinese il Milan ha perso meritatamente, ma è anche vero che il rigore assegnato ai friulani è stato segnalato dal Var per un “contattino”.

E lo scorso week-end non si è letto sui social che il Milan era stato danneggiato, anzi…

Tornando alla gara di ieri è emblematico anche il cambio all’intervallo effettuato da Stefano Pioli. Fuori Calabria, dentro Musah, che è risultato uno dei peggiori in campo. Perché non mettere Florenzi? Una domanda che si sono fatti tantissimi milanisti. Il tecnico milanista purtroppo ultimamente sta perdendo la squadra, ma Furlani e Cardinale non sembrano dello stesso avviso. Le dichiarazioni di Calabria e Florenzi, i lamenti in mondo visione di Leao e Giroud a Napoli al momento del cambio, le non vittorie e i tantissimi infortuni… Infortuni che da inizio stagione sono arrivati a quota 22, 15 dei quali muscolari, a cui si aggiunge Bennacer fermo da maggio per un problema al ginocchio. Numeri impietosi che potrebbero portare la dirigenza a prendere provvedimenti, per non rischiare di buttare al vento una stagione, dove l’obiettivo a questo punto è cercare di arrivare fra le prime quattro e magari ottenere il pass ottavi in Champions League.

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La vittoria e l’entusiasmo per la vittoria a San Siro contro il PSG è già svanita…Ora Pioli e il suo staff dovranno cercare di invertire la rotta se vogliono tenersi il Milan, altrimenti altri allenatori sarebbero pronti a subentrare in corsa. I nomi? Il più semplice è quello di Igor Tudor, la suggestione si chiama Sheva con Tassotti, il nome pazzo Gallardo, il ritorno in panchina è Roberto Donadoni e il sogno inutile dirlo è Antonio Conte. Proprio sui social si legge che Conte non entrerebbe mai in corsa…Però vedendo il suo passato lo ha già fatto con Arezzo, Bari, Atalanta e per ultimo a novembre di due anni fa con il Tottenham.

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