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Quando si parla di derby nel campionato italiano, è impossibile non pensare a quello romano, che è senza dubbio il più sentito in assoluto per via della passione travolgente dei tifosi che vivono sulle sponde del Tevere. E quando si parla di confronti tra Roma e Lazio, è impossibile non pensare a quelli a cavallo tra gli anni '90 e 2000 nei quali si ergevano a grandi condottieri due talenti romani nati nello stesso anno, il 1976, e che rappresentavano al meglio il sentimento per le due squadre.
Francesco Totti e Alessandro Nesta hanno elevato al massimo la passione per la Roma e per la Lazio, un amore che veniva trasposto in campo dopo essere nati in famiglie il cui tifo era ben indirizzato fin da subito. Due sportivi cresciuti a pane e calcio che per anni dovettero nascondere la loro amicizia al pubblico per evitare di peggiorare ulteriormente la situazione tra due tifoserie forse troppo nemiche.
Alla fine degli anni '90 le due società romane vissero un momento importante, che culminò con la vittoria dello Scudetto per i biancocelesti nel 2000 e il trionfo tricolore dei romanisti un anno dopo. Furono gli ultimi due Scudetti vinti da una squadra non del Nord Italia, dato che dopo a trionfare furono solamente Juventus, Inter e Milan, campione in carica della Serie A e attualmente una delle favorite a imporsi nel torneo attuale a giudicare dai dati presenti sui siti più aggiornati di quote e statistiche sul calcio. Le due capitoline invece compaiono al quarto e quinto posto del ranking temporaneo della Serie A. Una stagione questa ancora tutta da giocare e ben diversa da quella del 1999-2000: la Lazio capitanata da Nesta riuscì a imporsi anche grazie alla classe e alla determinazione del suo condottiero, un difensore con la classe da regista che si era sempre fatto notare per la sua tecnica e per la sua leadership innata. L'anno successivo sarebbe toccato invece a Totti, un lottatore d'altri tempi capace di fornire assist impensabili per la maggior parte dei giocatori. Rispettivamente difensore e attaccante, Nesta e Totti rappresentarono due colonne della nazionale italiana che sarebbe andata a disputare i mondiali di Giappone e Corea 2002.
E fu proprio con la maglia azzurra dell'Italia che i due vissero le uniche esperienze da veri amici. Se a Roma la rivalità tra le due società li teneva lontani, in nazionale i due poterono finalmente lottare per un obiettivo comune, andando al di là dei fanatismi della piazza della Capitale. Dopo la delusione dell'Euro 2000, perso ai supplementari contro la Francia, e l'eliminazione agli ottavi di finale ai mondiali del 2002, arrivò la grande gioia del trionfo mondiale a Germania 2006. Romani di nascita ed esportatori ufficiali di un sentimento culturale unico, Totti e Nesta sono ancora oggi e dopo il loro ritiro dalle scene, i due capitani più prestigiosi e romantici di una tradizione da derby che per molti resterà indimenticabile.
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