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A settembre, un giorno Belgrado si fermerà: per il derby eterno Stella Rossa-Partizan

Calcio serbo in crisi, ma le coreografie del derby eterno di Belgrado sono in continua evoluzione

Nessun compromesso e nessuna contaminazione fra le due tifoserie. Ne sa qualcosa Vidic, aggredito dai suoi tifosi per aver cenato con il capitano del Partizan...

Redazione DDD

di Cristian Lantieri -

Se Agosto, il primo mese della stagione calcistica 2019/20 è come non mai forse il mese dei derby e delle sfide di alta tensione, il mese di Settembre si prepara a non essere da meno. Proprio a settembre si assisterà a uno dei derby che è nella classifica dei 10 più caldi del mondo: tra Stella Rossa e Partizan Belgrado.

Il "derby eterno", così viene definito in Serbia. Per molti osservatori si tratta addirittura della stracittadina più calda del pianeta, ma andiamo con ordine d'importanza a partire dalla stagione 1992/93 ,da quell'anno infatti il titolo diventa una questione tra i 2 club principali di Belgrado, dove il Partizan conquista ben 16 titoli e 8 la Stella Rossa, con l'eccezione della stagione 97/98 che vede il trionfo dell'Obilic quasi in maniera surreale.

Quando si parla dei derby fra i più cattivi al mondo se non il più cattivo lo si dice per molteplici motivi di cui hanno caratterizzato la storia di questa città, quando si parla di Stella Rossa si parla di una realtà che ha fatto del fortissimo nazionalismo la propria ragione di esistenza. Caratteristica dei suoi ultras piuttosto inclini alla violenza, addirittura anche contro i proprio giocatori. Ne sa qualcosa Nemanja Vidic vecchia conoscenza del nostro calcio ex Inter, colpevole di essersi fatto vedere ad un evento insieme al capitano del Partizan.

Il livello generale del calcio in Serbia dopo la guerra ha visto un peggioramento drastico sia per mancanza di soldi e di investimenti, involuzione in campo ma non fuori dal rettangolo verde, anzi tutt'altro per coreografie e tifo di in anno in anno il derby di Belgrado è sempre più incredibile. Nella capitale serba durante la partita la città si ferma, la vita quotidiana passa in secondo piano e ognuno si concentra sui propri colori.

Il sentimento di appartenenza da quelle parti va oltre a un semplice calcio ad un pallone, l'attesa sta per finire...

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