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Dal 1912 ad oggi, torna il derby gallese: lo Swansea vuole rifare lo “swim ayay” al Cardiff

WATFORD, ENGLAND - SEPTEMBER 24:  Sam Surridge of Swansea City celebrates scoring his teams first goal of the game during the Carabao Cup Third Round match between Watford FC and Swansea City at Vicarage Road on September 24, 2019 in Watford, England. (Photo by Luke Walker/Getty Images)

Dopo 13 giornate della Seconda divisione inglese, lo Swansea è a metà classifica con 22 punti, qualche gradino più sotto il Cardiff a quota 13

Redazione DDD

Domenica 27 ottobre alle 13.00 torna il derby del Galles meridionale: Swansea City-Cardiff City al Liberty Stadium, a più di un secolo dal primo incontro tra le due formazioni gallesi al Vetch Field nel 1912. Molte cose sono cambiate da quando le due rivali si sono incontrate l'ultima volta cinque anni fa in Premier League: Garry Monk (nel 2014-15 allo Swansea e oggi tecnico del Birmingham City) prendeva in carico la squadra nella sua prima partita da allenatore contro Ole Gunnar Solskjær, durante la breve permanenza a Cardiff dell'attuale guida del Manchester United.

Wilfried Zaha e Craig Bellamy affiancano Kenwyne Jones sulla linea degli attaccanti di Cardiff, mentre Marvin Emnes e Wilfried Bony guidavano l'attacco dello Swansea, con quest'ultimo che completava il punteggio con il gol del 3-0:  "Non sarei uscito di qui vivo se avessi perso quella partita", avrebbe poi detto lo stesso Monk.

Le due squadre ritroveranno il loro derby per la 108esima volta al Liberty Stadium domenica all'ora di pranzo e pochi comprendono questa rivalità meglio dell'ex difensore spagnolo della Swansea Ángel Rangel (oggi al QPR), che ha giocato questa sfida tra il 2007 e il 2018, incluso quel derby a Ninian Park (stadio del Cardiff City) nel 2009 che lui stesso racconta: "La quantità di monete che mi è volata in testa è stata incredibile. Mike Dean era l'arbitro e aveva un taglio in testa da una delle monete. Abbiamo dovuto interrompere il gioco perché il campo era pieno di monete e, per motivi di sicurezza, al termine del derby abbiamo dovuto rimanere nello spogliatoio per circa 35-45 minuti. Non ci era permesso di uscire fino a quando l'intero stadio e l'ambiente circostante non fossero stati tranquilli".

Per Rangel, la cui moglie e tre figli vivono a Swansea, non mancano i ricordi del derby, dal tentativo di beffare proprio Bellamy e Zaha: “Mi sono occupato di mostrargli che cosa sia questo derby, con un paio di calci nei primi due contrasti per imparare lo "swim away", ovvero un'azione a rana con cui lo Swansea sfotte spesso i suoi rivali da quando i loro tifosi hanno inseguito un gruppo di tifosi di Cardiff in mare dopo una partita al Vetch Field, lo stadio dello Swansea fino al 2005".

 

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