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di DDD – Mettiamoci per un attimo nei panni dei tifosi di Chelsea e Arsenal. Vanno su Google e cominciano a consultare, da bravi: Baku è la capitale dell’Azerbaigian. Si tratta della più grande città della regione del Caucaso, è anche...

Redazione Derby Derby Derby

di DDD -

Mettiamoci per un attimo nei panni dei tifosi di Chelsea e Arsenal. Vanno su Google e cominciano a consultare, da bravi: Baku è la capitale dell’Azerbaigian. Si tratta della più grande città della regione del Caucaso, è anche l’insediamento urbano più grande sul Mar Caspio. Si trova a circa 2000 chilometri da Mosca e Istanbul, 9000 chilometri a est di New York e 5500 chilometri a ovest di Pechino. La città si trova a 28 metri sotto il livello del mare, ventosa (il suo nome deriva dall’antico persiano ‘Bādkube’ (‘città dove soffia il vento’) e per questo è soprannominata ‘la città dei venti’. Baku è gemellata con Dakar, Napoli, Houston, Bordeaux, Kiev, Haifa e Rio de Janeiro. La passione per il calcio arriva da lontano, ma solo recentemente la città ha ospitato grandi eventi come il Campionato Europeo Under 17 e la Coppa del Mondo femminile Under 17.

Tutto bene, tutto bello. Poi però cominciano i problemi. Intanto il primo problema ha un nome e un cognome: Henrikh Hamleti Mkhitaryan. Come noto è un calciatore armeno, centrocampista dell'Arsenal e della nazionale armena, di cui è capitano e miglior marcatore di tutti i tempi con 27 reti. Tra azerbi e armeni ci sono gravi problemi socio-politici e sembrava che Mkhitaryan non potesse far parte della trasferta a Baku, complici le tensioni geopolitiche tra Armenia (il n.7 dell'Arsenal è nato ad Erevan) e Azerbaigian per il controllo politico del Nagorno-Karabakh, la regione al confine tra i due Stati già teatro di guerra tra il 1992 e il 1994. Mkhitaryan in passato ha già disertato due trasferte in Azerbaigian, sia con l'Arsenal che con la maglia del Borussia Dortmund, ma il ministero degli Esteri azero ha fatto sapere che il centrocampista dei Gunners potrà giocare la finale nonostante le tensioni ancora in atto tra i due Paesi.

La Uefa ha per l'appunto assegnato a Baku non l'organizzazione di una scampagnata, ma una finale  di Europa League che si è trasformata in un derby avvincente e molto atteso. Il punto è che lo stadio ha 68.700 posti, ma è stato riservato a tifosi neutrali, visto che la dotazione per i tifosi delle due squadre è ai minimi storici: Chelsea e  Arsenal avranno a disposizione 6mila biglietti a testa.

Davvero pochissimi i biglietti, un dato comunque in controtendenza con le procedure Uefa che ha sempre diviso lo stadio in tre terzi: un terzo ad una squadra, un terzo all'altra e un terzo per i tifosi neutrali. In assenza di tutto questo, i due club si sono arrabbiati, ma la Uefa ha spiegato che l’aeroporto di Baku può accogliere solo 15mila arrivi e per questo sono stati riservati 12mila biglietti alle due tifoserie. Domanda: ma perchè l'avete organizzata lì?

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