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Il derby del Torino con la sfortuna: i giocatori si fanno male a ripetizione

BRESCIA, ITALY - NOVEMBER 09: Salvatore Sirigu goalkeeper of Torino looks on during the Serie A match between Brescia Calcio and Torino FC at Stadio Mario Rigamonti on November 09, 2019 in Brescia, Italy. (Photo by Tullio M. Puglia/Getty Images)

Quattro giocatori in infermeria e altrettanti che ne sono da poco usciti, tutti solo nell’ultimo mese.

Redazione DDD

di Elena Rossin -

Il Torino deve aver fatto qualche sgarbo alla Dea Bendata e lei, quindi, ha deciso di non elargirgli più la sua benevolenza e al contempo deve anche aver pestato il callo a qualche strega malefica che per vendicarsi gli sta azzoppando i calciatori o, magari, ha urtato il senso estetico di qualche divinità dell’Olimpo particolarmente amante del bel calcio che vedendolo giocare in questa prima parte di campionato ha deciso di punirlo. Qualche cosa deve aver pur fatto il Torino altrimenti come si spiegherebbero i ripetuti infortuni che hanno colpito i giocatori granata?

Battute a parte che servono a sdrammatizzare, a leggere i report della società granata provenienti dall’infermeria sembra di scorrere un bollettino di guerra e ci vogliono conoscenze anatomiche ed essere addentro alle questioni relative a muscoli, legamenti, tendini, ossa e quant’altro per comprendere appieno la portata degli infortuni e se non si hanno tali nozioni si deve ricorrere a “San Google” o, meglio ancora, a qualche amico ortopedico.

Gli ultimi a finire in infermeria sono stati Lyanco e Laxalt che si sono fatti male in Nazionale. Il brasiliano, particolarmente sfortunato perché è al quinto infortunio importante in due anni e mezzo di militanza nel Torino (nel girone di ritorno dello scorso campionato è andato in prestito al Bologna) e al secondo in stagione, ha una lesione isolata al legamento collaterale mediale del ginocchio destro. E dopo un consulto con il dottor Misischi lo staff medico granata ha optato per il trattamento conservativo e attualmente deve stare a riposo assoluto, la previsione per la guarigione è di un paio di mesi. L’uruguaiano, invece, ha uno stiramento miotendineo al retto femorale della coscia destra. La prognosi verrà valutata secondo l’evoluzione clinica e sta facendo terapie, si può azzardare che lo terrà fermo per tre settimane. Mentre per quel che riguarda Bonifazi e Falque loro erano già in cura prima della sosta per gli impegni della Nazionale. Il primo si era rotto in allenamento una mano il 26 ottobre, precisamente si tratta di una frattura composta del quinto osso metacarpale della mano sinistra. E adesso sta svolgendo allenamenti atletici personalizzati per mantenere la forma atletica e ne avrà ancora per circa una decina di giorni. Il secondo, anche lui particolarmente sfortunato poiché è al secondo infortunio stagionale, si sta sottoponendo a terapie per risolvere la lesione muscolare al quadricipite della coscia sinistra successagli il primo novembre e dovrebbe tornare a disposizione a metà dicembre.

Ma i guai ai calciatori del Torino non si limitano a questi. Basta pensare che dall’infermeria, per limitarsi al recente passato, sono usciti da poco Baselli, a causa di una distorsione tibio-tarsica alla caviglia destra, Zaza (anche lui già in precedenza infortunatosi), trauma distorsivo alla caviglia sinistra, Parigini, sofferenza muscolare alla coscia sinistra, e Berenguer, distorsione alla caviglia sinistra. Tanto per essere chiari, tutti questi infortuni si sono verificati solo nell’ultimo mese.

Una maggiore attenzione a come si svolgere il lavoro  quotidiano  andrebbe posta così come un bel controllo al terreno di allenamento, giusto per essere certi che non provochino affaticamenti a muscoli, legamenti e tendini che alla lunga favoriscono gli infortuni, poi fatto anche questo c’è solo più il viaggio a Lourdes.

 

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