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Prove generali del Torino in vista del derby contro la Juve: obiettivo ritrovarsi

TURIN, ITALY - MAY 03: Juventus player Miralem Pjanic during the Serie A match between Juventus and Torino FC on May 03, 2019 in Turin, Italy. (Photo by Daniele Badolato - Juventus FC/Juventus FC via Getty Images)

Con Cagliari e Lazio la squadra di Mazzarri dovrà ritrovare brillantezza e un gioco convincente oltre che fare risultato per presentarsi al meglio alla sfida con la Juventus.  

Redazione DDD

di Elena Rossin -

Al derby Torino-Juventus mancano nove giorni, ma sembra così distante la stracittadina soprattutto in casa granata, dove solitamente in vista del confronto con i “cugini”, termine non da tutti condiviso, la febbre per l’evento inizia a salire ben prima della data fatidica. Invece, questa volta tutto sembra più ovattato e non tanto perché prima del derby ci sono ancora due partite, quella di domenica con il Cagliari e poi il turno infrasettimanale a Roma con la Lazio, bensì perché la squadra di Mazzarri sta vivendo un periodo di difficoltà.

Il Torino, infatti, sembra essersi smarrito ed è ben distante dalla squadra che nel campionato scorso in particolare nel girone di ritorno collezionò trentasei punti, mantenne inviolata la sua porta per 599 minuti e inanellò due filotti di risultati utili consecutivi: nel primo vittorie con Inter, Udinese, Atalanta, Chievo e Frosinone e pareggi con Spal e Napoli; nel secondo pareggi con Fiorentina, Parma, Cagliari e Juventus e vittorie con Sampdoria, Genoa, Milan e Sassuolo. Trend che portarono la squadra di Mazzarri a lottare anche per il quarto posto, quindi, per la Champions, ma che alla fine valsero solo il settimo e successivamente i preliminari d’Europa League per l’esclusione del Milan.

Ebbene  quel Torino è molto distante dall’attuale che dopo non essere riuscito a raggiungere la fase a gironi dell’Europa League a causa della doppia sconfitta ai play-off con il Wolverhampton aveva nel frattempo iniziato bene il campionato con due vittorie, seppur un po’ sofferte, con Sassuolo e Atalanta, ma ha proseguito il cammino con un andamento così altalenante da far scattare più di un campanello d’allarme. Infatti, le sconfitte con Lecce, Sampdoria, Parma e Udinese intervallate dalle boccate d’ossigeno della vittoria sul Milan, dopo un primo tempo giocato malissimo, e del pareggio sul Napoli, con i partenopei decisamente poco brillanti, non hanno evidenziato progressi concreti.

Adesso la squadra di Mazzarri dovrà rimettersi in carreggiata proprio in vista del derby perché un conto è arrivarci essendosi tirata su con Cagliari, che ha iniziato bene il campionato non per nulla è al quinto posto, e Lazio, che alterna partite positive ad altre meno pur essendo settima con Parma e Fiorentina e appaiata al secondo posto con il Cluij nel girone E dell’Europa League a un punto dalla prima, il Celtic, che affronterà questa sera, tutt’altro conto se il Torino dovesse arrivare alla sfida con la Juventus con prestazioni deludenti e di conseguenza con risultati parzialmente o   totalmente negativi in queste due partite.

Il Torino troppe volte in queste otto prime partite è apparso molle, ha approcciato male i match, ha prodotto un gioco macchinoso e lento, ha palesato carenze di idee, ha sfoderato una forma fisica precaria, ha subito gol a causa di propri errori e ha fatto fatica a farne mancando negli ultimi venti metri la giocata utile e il tiro vincente. Tutti al Torino sono sotto esame, giocatori e anche allenatore, perché con prestazioni di livello decisamente scarso o proprio pessimo è ben difficile pensare di affrontare il derby senza che non finisca in disfatta e se già qualsiasi sconfitta brucia figuriamoci essere battuti dalla Juventus, così avverrà se non sarà invertita repentinamente la rotta, senza riuscire almeno a vendere cara la pelle.

 

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