ddd

Torino, tra Aina e Laxalt il derby tutto granata per giocare sulla fascia

TURIN, ITALY - FEBRUARY 10:  Ola Aina of Torino FC celebrates the opening goal during the Serie A match between Torino FC and Udinese at Stadio Olimpico di Torino on February 10, 2019 in Turin, Italy.  (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

Con l’arrivo di Laxalt in granata Ola Aina deve sgomitare di più per avere una maglia da titolare.

Redazione DDD

di Elena Rossin -

Nello scorso campionato il Torino aveva tre giocatori di ruolo per le fasce: Ansaldi, De Silvestri e il più giovane Ola Aina. I tre, quindi, si contendevano due posti e visto il dispendio tipico del ruolo accadeva che nel corso della partita anche chi si doveva accomodare in panchina avesse buone probabilità di giocare. Quest’estate è stato preso Laxalt, rinforzo quasi doveroso in quanto mancava, nella logica di avere due giocatori per ruolo, un elemento che avesse caratteristiche tipiche di chi deve stantuffare su e giù sulla fascia dando garanzie sia difensive sia offensive. Però questo significa che c’è anche maggiore concorrenza.

Ansaldi, se sta bene, è il giocatore più tecnico e che ha anche maggiore visione del gioco e di conseguenza è quello al quale Mazzarri non rinuncia tanto più che può giocare sa a sinistra sia a destra e anche in mezzo al campo senza abbassare il suo rendimento. De Silvestri è un grande lottatore che non si risparmia mai, qualche sbavatura la commette, ma quando non c’è la sua mancanza sulla fascia destra tante volte si è sentita, anche perché ha esperienza. Nell’estate del 2018 è stato preso Ola Aina, scuola Chelsea e dotato di un fisico imponente che ne fanno un giocatore potente e calcisticamente “aggressivo” dotato di rapidità, di una rimessa laterale lunga e capace di giocare su entrambe le fasce. Nel Torino si è inserito subito, ma pecca un po’ sul piano della continuità ed è alle volte un po’ irruento, cosa che nello scorso campionato gli costò tre giornate di squalifica dopo un’espulsione. Anche quest’anno il suo rendimento non sembra migliorato e continua ad alternare giocate positive ad altre decisamente meno. Infine, c’è Laxalt che è arrivato il trentuno di agosto dopo un anno al Milan con più ombre che luci, ma che era stato preceduto da un anno e mezzo al Genoa dove si era fatto apprezzare mettendo in mostra doti di accelerazione e resistenza. L’uruguaiano è un centrocampista esterno di sinistra, ma può ricoprire anche il ruolo di terzino e d’esterno d’attacco. Ha giocato titolare senza sfigurare, pur con un inizio di gara non brillante ma una volta carburato ha fatto il suo, nell’ultima partita con il Napoli, quindi, il suo periodo di ambientamento in granata può dirsi concluso.

Aina e Laxalt, quindi, si contendono un posto in campo al momento partendo da riserve, ma potrebbero andare anche a insidiare De Silvestri. Entrambi, però, devono garantire quel’apporto che è indispensabile per il gioco richiesto da Mazzarri sia di spinta sia di contenimento. Sta a loro convincere il mister che sono gli uomini giusti da utilizzare e far sì che il compagno debba accomodarsi in panchina perdendo, quindi, il “derby”.

Potresti esserti perso