MENO MALE CHE C'ERA IL CAPITANO DELL'ESERCITO...

Avellino-Benevento, oggi in lotta per i playoff: ma 100 anni fa era il derby della rivoltella

Avellino-Benevento, oggi in lotta per i playoff: ma 100 anni fa era il derby della rivoltella - immagine 1
La resa dei conti. Sfumata la promozione diretta, centrata dalla Juve Stabia, ora Benevento e Avellino dovranno inseguire il ritorno in Serie B attraverso l’accesso di servizio dei playoff. Ed è arrivato il lunedì del derby...
Domenico La Marca

E' arrivato il momento del derby campano. A scendere in campo oggi lunedì 15 aprile Avellino e Benevento. Le due formazioni si trovano al secondo posto in classifica a pari punti. Sarà una gara importante per entrambe le squadre, per consolidare la posizione che permetterebbe loro di accedere direttamente alle fasi nazionali dei playoff.

Una rivalità antica, quella tra Avellino e Benevento

Ecco quanto scrive, sul piano storico la Rivista Contrasti: "Una rivalità che affonda le sue radici a inizio Novecento, quando le due formazioni appena fondate si affrontavano nei vari campionati di competenza. La prima gara, seppure in un torneo regionale, risale al 13 aprile del 1924: una domenica delle palme, solitamente dedicata alla pace e al perdono e che invece, quel giorno, scatena una vera e propria guerra".

Ecco perchè: "Il Benevento passa infatti in vantaggio con Ambrosini, scatenando un parapiglia tra i giocatori delle due squadre. Fino a che un calciatore del Benevento, seduto in panchina, estrae addirittura dalla tasca una rivoltella e punta il portiere dell’Avellino Serafino Galasso. La situazione tuttavia non degenera in quanto il capitano dell’esercito Umberto Penna, presente all’incontro, blocca il giocatore per arrestarlo. La partita, ça va sans dire, viene sospesa dall’arbitro Manlio Cadini".

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