ESCLUSIVA DDD, Massimiliano Esposito: “L’ultima vittoria della Reggiana nel derby porta la mia firma”

Il derby dell'Enza si avvicina. La Reggiana va a caccia di un successo che le permetterebbe di smaltire la delusione della mancata qualificazione ai playoff; il Parma invece non è mai riuscito a vincere in stagione contro le vicine regionali. Se però nell'ultimo confronto disputato al Mapei Stadium contro la Regia, i crociati sono riusciti ad imporsi (2-0 in Serie C), l'ultima affermazione dei padroni di casa risale a circa 30 anni fa.

In quel pomeriggio del 6 marzo 1994 allo Stadio Mirabello furono decisive la rete di bomber Massimiliano Esposito, intervenuto in ESCLUSIVA ai nostri microfoni, e il calcio di rigore di Michele Padovano. Quel successo risultò fondamentale ai fini della corsa salvezza della squadra di Giuseppe Marchioro, conquistata all'ultima giornata sul campo del Milan.

L'ULTIMA VOLTA: “Ne parlavo col presidente della Reggiana e ricordavamo che l’ultimo derby vinto dalla Reggiana fu nel 1994 con gol mio e di Padovano”.

IN PRIMA FILA – “Sarò allo stadio a vederla, spero di portar bene come mi è successo con Venezia e con Modena dove abbiamo vinto 1-0. Finirà anche questa 1-0? Assolutamente sì, anche perché il mio cuore è diviso a metà, una parte azzurra Napoli, una parte granata Reggiana. Il primo amore non si scorda mai e avrà sempre la priorità dopo Napoli che è la mia città”.

REGGIO NEL CUORE – “Non potevo trovare di meglio come mia prima esperienza in Serie A, Reggio Emilia è una città tranquilla, è un ambiente che ti permette di lavorare con serenità, le pressioni sono quelle giuste. La società è stata brava a non bruciarmi, a non gettarmi subito nella mischia, mi ha aspettato, mi ha dato tempo di crescere e infatti nelle ultime partite 7-8 partite ho fatto 5 gol, uno più decisivo dell’altro. Milano è stata la ciliegina sulla torta”.

UOMO DERBY – “Di derby ne ho giocati tanti, a Napoli con la Salernitana, a Roma con la Lazio, a Reggio Emilia col Parma. Devo dire che c’è rivalità ma di recente sono andato allo stadio e ho visto un clima sereno e tranquillo, non c’è esagerazione”.

IL RICORDO –  “Vincemmo quel derby ma non avemmo tanto tempo per festeggiare perché ci giocavamo la salvezza e non potevamo distogliere l’attenzione da quello che era l’obiettivo principale. La cosa più curiosa fu proprio il mio gol, scaturito da una punizione di Scienza che praticamente colpì il mio sedere e spiazzò Bucci. Il classico colpo di fortuna? Ci siamo capiti (ride, ndr)”.

IL TIFO CHE PIACE - “I derby son belli da giocare, sono emozionanti, ti danno l’adrenalina giusta, sono le partite più belle che i giocatori e gli spettatori possono vivere, soprattutto se sugli spalti c’è un clima adeguato. Contro il Modena c’erano 3000 tifosi modenesi, ci sono stati semplici sfottò durante la partita, entrambe le curve hanno esposto la propria coreografia ma il tutto si è svolto in serenità senza incidenti. A proposito delle ultime ore io spero che la curva venga aperta ai parmigiani, che sono tornati nuovamente in Serie A. Deve essere una giornata importante, di festa per entrambe le tifoserie”.

IL RICORDO DI FUTRE – “A Reggio abbiamo avuto la fortuna di averlo e la sfortuna di averlo poco. Un ragazzo eccezionale, nella mia carriera ho avuto la fortuna di giocare con lui, con Baggio, con Guardiola, con Pirlo e ti posso fare anche altri esempi. Quello che contraddistingue questi campioni è l’umiltà che è fuori dal nome, fa riflettere tante persone, addetti ai lavori e non. Mi ha colpito alla presentazione la sua umiltà, è entrato nello spogliatoio, non ha fatto pesare il suo passato, si è messo a disposizione della squadra. La sfortuna è stata quella di viverlo poco perché effettivamente abbiamo giocato insieme molto poco”.

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