Il derby di Soweto resta un grande fattore di unità, anche senza la magia del passato

Dai convinti sostenitori sia degli Orlando Pirates che dei Kaizer Chiefs, ai bambini delle scuole elementari, alle persone che non sanno nemmeno cosa sia un fuorigioco.

Il derby di Soweto attira l'attenzione di tutti

È l'incontro a cui probabilmente anche i tifosi dell'opposizione guardano per primi quando vengono resi pubblici gli incontri per ogni stagione imminente. Dopotutto, è uno dei derby più grandi in Africa, insieme al derby marocchino del Raja Casablanca contro il Wydad Casablanca, così come alle feroci e feroci rivalità come quella dell'Al Ahly contro lo Zamalek in Egitto.

Amakhosi (Kaizer Chiefs) e i Buccaneers (Orlando Pirates) si incontrarono per la prima volta in una partita ufficiale il 24 gennaio 1970. Il derby di Soweto è sempre stato un evento ibrido. Da un lato si trattava della partita di calcio molto attesa, dall'altro, era un evento sociale al quale dovevano presenziare persone benestanti e politici. Parlando a Supersport Unplugged, il centrocampista Modise ha raccontato che prima di ogni derby il presidente dei Pirates, Irvin Khoza, gli urlava nelle orecchie il fatto che dovevano lasciare l'anima in campo durante la partita. Ma le due squadre non vincono lo Scudetto da molti anni, i Chiefs dal 2015 e i Pirates dal 2012, per cui il derby caro a Nelson Mandela tiene unito socialmente il sobborgo di Johannesburg e di riflesso tutto il Paese, ma dal punto di vista calcistico sta perdendo allure.

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