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I tifosi si assembrano e il presidente insulta l’arbitro: così il Cracovia pareggia a stento il derby con il Wisla

"Alla fine abbiamo perso la tranquillità ed è per questo che ho una amarezza più grande. Volevamo segnare il secondo gol troppo in fretta", ha detto Michał Prukaj, allenatore del Cracovia dopo il pareggio con il Wisła Kraków: 1-1

Redazione DDD

I tifosi del Cracovia hanno deciso di sostenere la loro squadra meno di 2 ore prima del derby di venerdì contro il Wisła Kraków. Sono andati all'hotel "Novotel" in ul. Kościuszko, dove la squadra ha trascorso le ultime ore prima della partita, come si può vedere, con tanto di assembramento e con qualche mascherina dimenticata a casa, nelle foto di Konrad Kozłowski.

Tensione in campo

Ma non era niente in confronto a quanto accaduto nel secondo tempo del derby, quando il risultato era sullo 0-0. Le emozioni sono salite alle stelle quando l'arbitro Daniel Stefański ha dettato un rigore molto controverso per il Wisła. Su questo episodio, sempre meno persone allo stadio sono riuscite a tenere sotto controllo i loro nervi. Ad un certo punto, il vicepresidente del Cracovia, Jakub Tabisz, e il parlamentare Ireneusz Raś sono saltati fuori dallo skybox ed entrambi hanno urlato ad alta voce all'arbitro. Un attimo dopo, il presidente Janusz Filipiak si è scatenato a sua volta, con epiteti di carattere sessuale contro l'arbitro. Nessuna di queste persone ha tenuto conto del fatto che ci sono pochissime persone nello stadio e i loro insulti, sentiti da tutti i giornalisti, non rimarranno nel recinto un tipico tumulto da stadio. Poi Filipiak ha ripetuto più volte epiteti e parolacce. Non ha nemmeno provato a contenersi. Dopo il rigore segnato dal difensore costaricano Forbes per il Wisla, lo stesso giocatore degli ospiti è stato espulso. Assalto finale del Cracovia e pareggio di van Amersfoort a cinque minuti dal termine.

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