Los ricos también lloran, tradotto in italiano "Anche i ricchi piangono", è stata una serie televisiva a cavallo tra gli anni '70 e '80. Prodotta in Messico, ma che ha risonanza in tutto il mondo; da questo pomeriggio, anche in Inghilterra, lì dove un piccolo quartiere di Londra ha strappato la Fa Cup dalle mani dei potenti sceicchi proprietari del Manchester City. The Eagles avevano raggiunto l'ultimo atto della manifestazione anche nel 1990, ma non riuscirono a prevalere sul fortissimo Manchester United di Sir Alex Ferguson. Questo pomeriggio però la storia ha sorriso al Crystal Palace, riuscito a mettere il suo primo trofeo in bacheca, salvo le vittorie nella particolare Full Members Cup (competizione disputata tra il 1985 ed il 1992 in seguito all'esclusione dalle competizioni europee delle squadre inglesi a causa della strage dell'Heysel) e i successi in Seconda e Terza divisione.
editoriali
Anche i ricchi piangono

Doveva essere il match del City, di Guardiola, di Haaland o la Last Dance di Kevin De Bruyne, ma la finale di Wembley s'è rivelata una gara di episodi, decisa dalla solidità della squadra di Glasner e dalla fantasia di Eberechi Eze. Uno dei momenti principali, ma anche più chiacchierati, è l'intervento di Dean Henderson - portiere del Crystal Palace - sul granitico centravanti norvegese dopo venticinque minuti di gioco. Il centravanti era diretto verso la porta ma l'estremo difensore, fuori dall'area di rigore, ha smanacciato il pallone con le mani salvando il risultato ma senza essere espulso, provocando non poca tensione tra le fila dei Citizens. Acuendola dieci minuti dopo neutralizzando il rigore di Marmoush.
Dopo le grandi proteste è arrivato perfino un comunicato da parte della Federazione inglese, che ha spiegato il motivo del mancato intervento del Var in occasione dell'episodio. In diretta sulla BBC, l'ex attaccante inglese Gary Lineker ha letto il comunicato ufficiale, che spiega: "La direzione in cui sta andando l'attaccante del City rende possibile, ma non certa, l'occasione da gol". Di fatto, il Var non è intervenuto perché non si tratta di una chiara occasione da gol.

Eze, l'uomo che oggi ha scritto la storia del Crystal Palace
—Grazie ad un roster ricco di qualità, muscoli ed esperienza il Crystal Palace è riuscito in un vero e proprio miracolo, dato che ha spazzato via squadre ben più attrezzate nel corso di questa manifestazione. Tanti sono i calciatori che spiccano nella formazione di Glasner, tra cui il difensore Lacroix, il giapponese Kamada ed il granitico Jean-Philippe Mateta, ma a prendersi le luci dei riflettori questo pomeriggio è stato Eze, forse il calciatore più rappresentativo della squadra londinese.
Ventisei anni alle spalle, questa finale da protagonista può essere il vero spartiacque della carriera di Eze. Infatti, dopo essere diventato uno dei beniamini di Selhurst Park l'attaccante inglese ha conquistato la maglia della nazionale e, oggi, è ufficialmente diventato uno dei calciatori più importanti nella storia del Crystal Palace. Questa stagione sta viaggiando a ritmi altissimi: ha realizzato 13 gol e fornito 11 assist in tutte le competizioni, ottimo risultato considerando che parliamo di un esterno offensivo. In un calcio schematico, quasi automatizzato, Eze è quello che spezza la monotonia trovando sempre una giocata giusta, intelligente, efficace ma non per questo brutta da vedere.
La sua clausola è fissata a 60 milioni di sterline e, dopo questa sera, siamo sicuri che saranno tanti i club a mettere il suo nome in cima alla lista dei desideri per il prossimo mercato. Il Sun, qualche mese fa, riportava dell'interesse da parte del Manchester United e del Tottenham, nobili decadute di questa stagione in Premier League. Entrambi i club ci hanno fatto un pensiero ma la loro stagione non è stata particolarmente esaltante, in tal senso potrebbe rivelarsi decisiva la finale di Europa League dato che chi la vincerà strapperà l'accesso alla Champions League, guadagnando parecchio appeal.

Quale futuro per il Manchester City?
—Il Manchester City è stato eliminato alle prime battute dalla Champions League, non ha mai avuto concrete possibilità di vincere la Premier League e ha perso la finale di Fa Cup. Una stagione davvero complessa, soprattutto per chi negli anni ha inanellato vittorie. I tanti infortuni che hanno colpito la rosa di Guardiola hanno senz'altro influito, ma da quelle parti si teme e non poco che i problemi siano più a fondo. In questo momento i Citizens occupano la sesta posizione in campionato e c'è davvero una forte concorrenza per strappare il pass per la prossima Champions League: non qualificarsi per la principale competizione europea, potrebbe rendere davvero drammatico il finale di stagione del Manchester City. Il che, non è escluso possa portare ad una significativa rivoluzione.

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