L'Arsenal batte 2-1 il Fulham nel West London Derby, ritrova Saka dopo tre mesi e mezzo, ma perde per infortunio Gabriel e Timber
L’Arsenal ritrova il sorriso, ma non del tutto. La vittoria contro il Fulham per 2-1 è stata una boccata d’ossigeno per i Gunners, un successo che conferma la crescita della squadra di Mikel Arteta. Ma come ormai sembra essere il destino di questa stagione, ad ogni gioia corrisponde un’ombra: gli infortuni di Gabriel e Timber, due pilastri della difesa, gettano una lunga ombra sulla preparazione alla sfida contro il Real Madrid in Champions League.
Fulham sconfitto, ma Arteta sorride a metà
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L’Arsenal ha messo in mostra la sua miglior prestazione dell’ultimo mese, una vittoria più convincente persino del 7-1 rifilato al PSV in Champions League. Contro il Fulham, i Gunners hanno mostrato un dominio totale, concedendo pochissimo agli avversari e controllando il match dall’inizio alla fine. Mikel Merino, in uno stato di forma straordinario, ha sbloccato il risultato con una rete da vero opportunista, siglando il suo quarto gol nelle ultime sei partite di Premier. Lo spagnolo sta diventando sempre più un riferimento offensivo per Arteta, capace di incidere in zona gol con grande continuità.
Il raddoppio è arrivato dai piedi del protagonista più atteso: Bukayo Saka, al rientro dopo tre mesi e mezzo, ha impiegato appena 7 minuti per lasciare il segno, finalizzando un’azione spettacolare con un facile colpo di testa dopo un magnifico assist di Gabriel Martinelli. La sua rete ha mandato in visibilio l’Emirates Stadium, consapevole di aver ritrovato il suo gioiello.
Nonostante il dominio e la sicurezza con cui l’Arsenal ha condotto la gara, resta l’amarezza per gli infortuni di Gabriel e Timber, che mettono in seria difficoltà Arteta in vista del delicatissimo impegno contro il Real Madrid in Champions League. Il gol della bandiera del Fulham, arrivato solo al 94’ con Muniz, non ha mai realmente messo in discussione il risultato, segno di una prova difensiva solida fino agli episodi sfortunati che hanno tolto dal campo due pedine fondamentali. Una vittoria dal sapore agrodolce.
Arsenal, rammarico Saka
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Dopo 100 giorni di assenza, Bukayo Saka è tornato in campo e lo ha fatto da protagonista. Il suo gol, arrivato dopo uno splendido assist di tacco di Gabriel Martinelli, ha dimostrato quanto sia fondamentale per questa squadra. L’Emirates gli ha tributato una standing ovation al momento del suo ingresso al 66’, un chiaro segnale di quanto fosse atteso il suo ritorno.
Saka non è solo un giocatore importante, è l’anima dell’Arsenal, un talento che ha trascinato la squadra nelle ultime stagioni. Non è un caso che sia arrivato in doppia cifra di gol per il terzo anno consecutivo, un risultato che con la maglia dell’Arsenal non si vedeva dai tempi di Alexis Sánchez.
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Ma il suo rientro porta anche un po’ di rammarico. Se fosse stato disponibile negli ultimi tre mesi, forse la lotta per il titolo in Premier League sarebbe ancora aperta. Arteta ha dovuto affrontare lunghe settimane senza il suo attaccante più pericoloso, e il distacco dal Liverpool è diventato incolmabile.
Cosa cambia col ritorno di Saka?
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L’importanza di Saka non si misura solo nei gol, ma anche nella sua capacità di creare occasioni. I numeri parlano chiaro: è il giocatore che, in media, ha creato più occasioni da gol ogni 90 minuti in tutta Europa. Meglio di Michael Olise, Lamine Yamal, Raphinha, Modric, De Bruyne e Barcola. Un dato che sottolinea il suo impatto devastante.
Anche Mikel Arteta ha espresso tutto il suo entusiasmo per il ritorno del numero 7: “Bukayo è pronto. Con lui avremo un’opzione in più, sappiamo quello che può dare alla squadra. È impossibile non amarlo”. La sua presenza può essere determinante nella doppia sfida contro il Real Madrid, un avversario temibile che richiederà il massimo da tutti i giocatori dei Gunners.
Maledetti infortuni
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Se da un lato il rientro di Saka è una benedizione, dall’altro gli infortuni di Gabriel e Timber complicano enormemente i piani di Arteta. La difesa dell’Arsenal è già stata colpita duramente durante la stagione: mancano all’appello anche Calafiori, Tomiyasu e White. Affrontare il Real Madrid con una retroguardia incerottata è una sfida enorme. Vinícius Júnior, Bellingham e Rodrygo sono attaccanti che possono sfruttare ogni minima debolezza, e senza Gabriel e Timber la difesa dei Gunners potrebbe soffrire. L’Arsenal dovrà trovare soluzioni in fretta, magari adattando qualche centrocampista alla difesa o affidandosi ai giovani. Una sfida difficile, ma non impossibile.
Un finale di stagione tutto da scrivere
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L’Arsenal ha vissuto una stagione altalenante, fatta di alti e bassi, di delusioni e colpi di scena: l’uscita dalla Carabao Cup e dalla FA Cup, un titolo di Premier League ormai sfumato e una serie di infortuni pesanti hanno reso il percorso molto più difficile del previsto.
Le buone notizie? Il rientro di Bukayo Saka e un quarto di finale di Champions League ancora da giocare. La squadra di Arteta può ancora regalare emozioni forti ai propri tifosi, ma sulla strada verso il sogno c'è il Real Madrid: un avversario che non ha bisogno di presentazioni. Tuttavia, in questa stagione, soprattutto di recente, pur vincendo, ha faticato e non poco, motivo per cui nulla è precluso.