La Juventus ha subito la sua prima sconfitta al Mondiale per Club contro il Manchester City. Il 2-5 rimediato al Camping World Stadium di Orlando è pesante nel risultato e fa riflettere su alcuni aspetti tecnici. Parlare di tattiche, ambizioni e tanto altro a fine giugno non è mai semplice e può diventare fuorviante ma ci sono degli accorgimenti che sicuramente il club bianconero dovrà fare dagli ottavi di finale in poi, con il Real Madrid come prossimo avversario. In attesa di quello che sicuramente sarà un calciomercato movimentato a Torino.
L'EDITORIALE
DDD Editoriale – Juventus, segnali preoccupanti in difesa contro il Manchester City


I punti deboli di questa Juventus dopo il City: la difesa balla
—L'aspetto maggiore che sicuramente chi ha guardato la partita avrà notato è quello legato alla fase difensiva. Il terzetto difensivo formato da Kalulu, Savona e Kelly non ha dato grandi garanzie a Igor Tudor nella sfida giocata a Orlando. Il Manchester City ha tanta qualità, fisicità e corsa davanti e la sensazione è che i tre dietro schierati titolari non abbiano nelle corde quel tipo di contromisure da adottare contro certi giocatori.
Sia chiaro, giocare contro i vari Doku, Bernardo Silva, Foden, Marmoush, Haaland e Savinho non è semplice per nessuno. Probabilmente i due risultati estremamente positivi contro Al-Ain e Wydad avevano dato l'idea di una squadra più propositiva e quadrata in difesa. I buchi lasciati al centro dell'area e le reti subite a porta vuota dopo vari passaggi e capovolgimenti di fronte hanno però dato un'idea alla società e all'allenatore su cosa bisognerà fare per migliorare.
La prestazione di Teun Koopmeiners è il manifesto del 2-5: bello il gol segnato dal centrocampista olandese per il momentaneo 1-1, grave la disattenzione difensiva che ha portato all'1-3 di Haaland.
Le note positive: con Thuram e Yildiz è un'altra Juve
—Il fatto di avere la qualificazione in tasca e il caldo quasi insostenibile che si sta abbattendo negli USA ha probabilmente convinto Igor Tudor a cambiare la formazione titolare. Nico Gonzalez e Koopmeiners non hanno dato quella qualità in più che ci si aspettava nell'ultimo passaggio. Va anche detto che in diverse situazioni Dusan Vlahovic si è smarcato bene, dimostrando di avere feeling con i compagni, peccando però di lucidità sotto porta.
Con Sergio Conceiçao e Randal Kolo Muani fuori precauzionalmente per fastidi muscolari, l'allenatore croato ha testato la disponibilità di chi li ha sostituiti. Ne è venuto fuori un risultato che non è certamente solo figlio di una prestazione non proprio positiva in attacco ma qualche spunto di riflessione l'ha portato.
Con l'ingresso di Kephren Thuram e Kenan Yildiz si è vista una Juventus diversa, quantomeno in zona offensiva. Gli strappi del francese in mezzo al campo e la rapidità e qualità nel dribbling del turco hanno creato qualche difficoltà ai difensori del City. Chiaro che ai fini del risultato i loro subentri sono serviti a poco, ma la sensazione è che in questo momento ci sia una netta distanza tra i probabili titolari e le attuali riserve designate.
Cosa può fare la Juventus sul mercato
—Con Rugani in partenza e Gatti in bilico, i bianconeri dovranno necessariamente muoversi con insistenza sul mercato per cercare altri difensori. Con il 3-4-2-1 ne serviranno almeno due che possano dare garanzie a Tudor, anche a partita in corso. Stessa cosa per quanto riguarda gli esterni di centrocampo, con Kostic e Alberto Costa in perenne difficoltà a Orlando.
Thuram e Locatelli saranno i perni della mediana juventina, qualche movimento verrà fatto anche in attacco. Kolo Muani dà tanta profondità ma non è un attaccante da area di rigore. Con Vlahovic in odor di cessione, il club si potrebbe muovere con forza sul centravanti. Jonathan David in questo momento pare più di una semplice idea, più difficili i discorsi legati a Victor Osimhen e Victor Gyokeres.
Una cosa è certa: per primeggiare in Italia e fare bella figura in Europa a questa squadra servirà qualcosa in più di quello visto contro il Manchester City.
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