CERTO CHE C'E' ANCHE LUI...

Krunic, l’eterno sottovalutato

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Il centrocampista bosniaco paga un pregiudizio della critica che si scontra coi rilievi del campo

Redazione DDD

di Max Bambara -

Nel sottobosco della Serie A sono tanti i giocatori sottovalutati che avrebbero meritato una carriera migliore di quella che poi hanno avuto. Per rimanere in ambito Milan, un ragazzo che è sempre stato ampiamente sottovalutato nel suo trascorso rossonero è Jack Bonaventura (ancora oggi autorevole protagonista nel nostro campionato con la maglia della Fiorentina). Il ragazzo marchigiano è stato autore di stagioni importanti con la casacca del Milan e con quella dell’Atalanta, ma non è mai stato troppo considerato nei giudizi della critica. Anche a livello di Nazionale, Bonaventura in questi anni ha avuto poche occasioni e, in tanti momenti, gli sono stati preferiti giocatori che non stavano facendo meglio di lui dal punto di vista del rendimento sul campo ma che, magari, erano più quotati e maggiormente considerati dal punto di vista mediatico. C’è un altro giocatore che rientra nella categoria degli “eterni sottovalutati” e che, nel Milan attuale, riveste un ruolo estremamente importante.

Si chiama Rade Krunic

Qualcuno prima o poi dovrà esprimere una nota di merito per questo ragazzo, silenzioso ed educato fuori dal campo, ma non adeguatamente stimato per il contributo tecnico che riesce ad offrire sul rettangolo verde. Nella scorsa stagione il suo rendimento da trequartista tattico nelle ultime 5 partite di campionato (Lazio e Fiorentina da subentrato, Verona, Atalanta e Sassuolo come titolare), è stato fondamentale per centrare l’agognato scudetto per il Milan in quanto Krunic ha consentito alla squadra rossonera di avere sempre un’opzione di scarico in più in fase di possesso palla ed è stato perfetto nella gestione dei tempi e delle posizioni del pressing. La schermatura su Amrabat in occasione dell’errore di Terraciano nell’uscita palla da dietro della Fiorentina è una delle ragioni che induce il portiere viola all’errore e che consente a Leao di involarsi verso la porta per segnare il gol della vittoria che sarà uno dei gol più importanti nella cavalcata tricolore. Nella partita di Sassuolo, quella decisiva per lo scudetto, Pioli ha schierato la formazione che gli dava maggiori garanzie di rendimento e di equilibrio; in quella formazione Krunic era il titolare sulla trequarti.

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Quest’anno il bosniaco, vista l’idea del Milan di provare una squadra maggiormente offensiva e con più talento sulla trequarti, è diventato la prima alternativa di lusso alla coppia formata da Bennacer e Tonali, una cerniera di centrocampo di tutto rispetto e che regge il confronto con tante grandi squadre europee. Eppure fra loro Krunic non sfigura mai. Tutt’altro. Il bosniaco è forse il giocatore maggiormente dotato di senso tattico dei tre, quello più bravo nelle scelte posizionali e meditative finalizzate alla protezione della linea difensiva. C’è un dato importante da analizzare su Krunic. Il mese tragico di gennaio 2023 del Milan è coinciso con la sua assenza per infortunio. Col ritorno in campo di Krunic, nella posizione di mediano davanti alla difesa, il Milan ha subito soltanto 1 gol in 5 partite e l’unica rete subita non è venuta su azione manovrata, bensì su situazione di corner (Lautaro Martinez nel derby). Tutto ciò non è assolutamente casuale. Krunic è diventato il vero equilibratore di questo Milan, sia che giochi sulla trequarti, sia che giochi nei due centrocampisti centrali. La sua sagacia tattica è imprescindibile per la squadra rossonera, tanto che Pioli, se deve avanzare un centrocampista durante la partita, preferisce far salire Tonali affinché Krunic rimanga basso a protezione della linea difensiva. Tutto ciò acquista ancora più valore se consideriamo che l’ex centrocampista dell’Empoli era arrivato al Milan da mezzala.

Il suo primo anno rossonero non era stato eccezionale proprio perché nel 4-2-3-1 si sentiva un po’ adattato e senza ruolo. Il ragazzo però, senza piangersi addosso, ha lavorato su sé stesso sino a diventare un giocatore fondamentale per gli equilibri del Milan. Nonostante questo percorso netto, Krunic continua ad essere un elemento molto sottovalutato, sia dagli addetti ai lavori, sia dai tifosi e dagli appassionati di calcio che lo considerano un buon gregario e non il giocatore importante che, invece, è. D’altronde questo è il destino degli eterni sottovalutati.

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