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L'episodio

Argentina, che spavento per la famiglia di Molina: ladri in casa e pistola alla testa del suocero

Filippo Montoli
Filippo Montoli
Il bruttissimo momento che ha visto coinvolti i suoceri del giocatore dell'Atletico Madrid in una notte assolutamente da dimenticare
00:45 min

Sono stati momenti di puro terrore quelli vissuti dalla famiglia di Nahuel Molina lunedì sera. Otto malviventi hanno fatto irruzione nella casa in Argentina a Lanus, a Buenos Aires, puntando una pistola alla testa di Claudio Occhiuzzi, suocero del difensore dell'Atletico Madrid. Prima di fuggire c'è anche stato uno scontro a fuoco con la Polizia, che è riuscita ad arrestarne tre. Proseguono le indagini.

Argentina, il suocero di Molina racconta: "Pensavo mi avrebbero ucciso"

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Un lunedì sera molto movimentato è stato quello del 7 luglio per i familiari di Molina. Il racconto dettagliato di quello che è successo arriva dallo stesso Claudio Occhiuzzi, intervistato da un'emittente locale: "Eravamo in soggiorno a guardare la televisione quando abbiamo iniziato a sentire dei rumori provenire dalla finestra della sala da pranzo. Quando mi sono avvicinato è entrato un malvivente che, tutto vestito di nero, mi ha puntato una revolver alla testa. A quel punto sono entrate altre tre persone. Dopodiché mi hanno portato in camera da letto e hanno cominciato a minacciarmi, a colpirmi e a chiedermi dove si trovavano i soldi".

Durante la rapina la Polizia viene allertata e accorre all'abitazione dei suoceri di Molina. Proprio quando i malviventi cercano di scappare inizia il momento di massima tensione, secondo Claudio: "Quando sono usciti dalla porta della sala da pranzo, è cominciata la sparatoria con la Polizia. Ci saranno stati dieci, quindici spari. Tre di loro sono per questo rientrati in casa ed è stato il momento di panico maggiore. Pensavo che mi avrebbero ucciso perché pensavo potessero credere che avessi chiamato io le Forze dell'Ordine". I tre uomini fanno invece pressione per portarli a una uscita sul retro della casa: "Volevano che aprissi un cancello dietro la casa, ma per il nervoso non ci riuscivo. In tutto questo continuavano a puntarmi la pistola alla testa". La Polizia è riuscita ad arrestare solo tre delle otto persone.