Nuovo caso di violenza negli stadi in Argentina. Questa volta, i fatti si sono verificati durante la sfida tra Colón e Club Atletico Mitre, partita valida per la 20^giornata di Primera National. Al 34° del secondo tempo, con gli ospiti in vantaggio per 1-0, la partita è stata sospesa per lanci di bottiglie e pietre da parte dei tifosi di casa, delusi per l'andamento della loro squadra. Il Colón rischia gravi sanzioni.
Calcio estero
Nuovo disastro in Argentina: lanci di pietre e bottiglie sui giocatori durante Colón-Mitre


Colón, è crisi profonda: tifosi furiosi e partita con il Mitre sospesa
—Non esiste pace per il Colón. Reduce da tre sconfitte di file e piazzata nelle zone basse della classifica, i Sabaleros erano vicini ormai al quarto ko di fila. Un andamento che non è andato giù alla tifoserie che, durante la sfida contro il Club Atletico Mitre, ha deciso di sfogare la loro frustrazione. Nella peggiore maniera che si potesse immaginare.
A 10 minuti dal fischio finale i padroni di casa erano sotto 1-0 (rete di Cristian Diaz al 73') e, proprio in quel momento, si è creato il caos totale. I tifosi più accesi hanno lanciato oggetti, danneggiato le recinzioni e tentato di invadere il campo, causando la sospensione immediata dell'incontro. Una situazione surreale che ha chiesto subito l'intervento della polizia. Ma la sospensione non è servita per placare gli animi. Al contrario. Il gruppo di violenti non se ne è andato e ha aspettato che i giocatori lasciassero il terreno di gioco.
Dopo alcune ore bloccati nello spogliatoio, i giocatori del Colon sono riusciti a lasciare lo stadio in autobus ma solo dopo che la polizia ha sparato proiettili di gomma contro la tifoseria per allontanarli. Anche se ancora non è ufficiale, la Federazione Calcio Argentina dovrebbe dare al Club Atletico Mitre la vittoria per 3-0 a tavolino.

Disastro Colón, tra possibili sanzioni e addii di giocatori
—Il caos suscitato nella partita di ieri sera ha già prodotto cambiamenti significativi. Iván Moreno Fabianesi, direttore sportivo, ha rassegnato le dimissioni in seguito ai risultati deludenti, lasciando un vuoto in una posizione chiave. Il presidente Víctor Godano è finito nel mirino delle critiche, con i tifosi che ne chiedono l’uscita a gran voce, intonando dagli spalti lo slogan “Fuori tutti!”. Si parla di possibili dimissioni di massa nel consiglio direttivo mentre la crisi interna si fa sempre più profonda.
Le recenti tensioni hanno destabilizzato anche l’ambiente della squadra. Alcuni calciatori valutano l’ipotesi di rescindere il proprio contratto, preoccupati per la sicurezza e l’atmosfera ostile attorno al club. Lo spogliatoio appare privo di guida e coesione, e ogni progetto sportivo sembra ormai compromesso. Anche l’allenatore Andrés Yllana, con appena due vittorie nel suo breve incarico, è finito sotto crescente pressione dopo la sconfitta con il Mitre che ha messo in evidenza la mancanza di morale e soluzioni tattiche della squadra.
Inoltre, lo stadio Brigadier López è nel mirino della commissione disciplinare della AFA dopo gli episodi di violenza. Le sanzioni potrebbero essere pesanti, con la possibilità di chiusure temporanee dell’impianto, penalizzazioni in classifica o la perdita del diritto a disputare gare casalinghe. Colón si trova ora a un bivio fondamentale: il destino del club ora non dipenderà più solo dai risultati in campo ma anche, e soprattutto, da quello che deciderà la commissione.
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