DOPO DE BRUYNE E BERNARDO SILVA

Francia, Upamecano e il ct attaccano FIFA e UEFA: “Si gioca troppo”

Francia, Upamecano e il ct attaccano FIFA e UEFA: 'Si gioca troppo'
Il difensore del Bayern Monaco e Didier Deschamps hanno parlato in conferenza stampa prima del match di Nations League contro il Belgio
Davide Capano
Davide Capano Redattore 

"Si gioca troppo, ci sono troppe partite". Dopo Kevin De Bruyne e Bernardo Silva, che lo avevano fatto nei giorni scorsi, anche il difensore della Francia Dayot Upamecano e il ct Didier Deschamps, prima del match di Nations League a Lione contro il Belgio, attaccano FIFA e UEFA per il calendario calcistico troppo fitto di impegni.

Francia, le parole di Upamecano e Deschamps

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"Gli spettatori vogliono una bella partita, ma è complicato fare in modo che accada ad ogni match visto quante ce ne sono in calendario - le parole di Upamecano -. Spero che loro, chi deve decidere, capiscano un giorno che giochiamo troppe partite, e questo porta anche infortuni, ne abbiamo avuti due in Nazionale anche l'altro giorno e se le cose non si calmano, se non si mette un freno a tutti questi impegni, ce ne saranno di più".

Francia, Upamecano e il ct attaccano FIFA e UEFA: 'Si gioca troppo'

Dayot Upamecano (Foto di Kevin C. Cox/Getty Images)

Upamecano si riferisce a Loïc Badé e Warren Zaire-Emery, che hanno lasciato il ritiro della Francia perché infortunati, mentre Wesley Fofana e Aurélien Tchouameni hanno dovuto arrendersi fin dal primo giorno.

"Il calendario internazionale, è così, cosa volete che faccia? - il commento di Didier Deschamps -. Nessuno ti dirà il contrario, né gli allenatori né i giocatori. Noi, i protagonisti, ci sottomettiamo a ciò che viene deciso.

Francia, Upamecano e il ct attaccano FIFA e UEFA: 'Si gioca troppo'

Pro i calendari sono molto fitti, i periodi di ferie si accorciano, c'è poca o nessuna preparazione - spiega il 55enne tecnico -. Allora chiedo questo: si sta andando nella direzione giusta per la salute dei giocatori? No, sono categorico. Ma sono gli altri quelli che decidono".

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