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La Uefa tende la mano ai giocatori in difficoltà: Éric Abidal in prima fila

Éric Abidal, Simon Rolfes e Nuno Gomes vogliono aiutare calciatori di ieri e oggi ad affrontare le insidie della carriera

La UEFA lancia un’iniziativa per aiutare giovani ed ex calciatori ad affrontare le insidie della carriera. Primo step? Un’app per tutti i giocatori europei a livello élite. Éric Abidal tra le stelle in prima linea.

Davide Capano

In molte occasioni abbiamo visto come la carriera di un giocatore viene troncata per diversi motivi. Calciatori ed ex calciatori possono trovarsi a fronteggiare una serie di insidie, sia in campo che fuori: senza un aiuto concreto, le difficoltà possono aumentare. Considerando tutto ciò, la UEFA ha inaugurato ufficialmente l’iniziativa UEFA For Players, con la collaborazione di stelle che conoscono questi problemi per esperienza: Éric Abidal, Nuno Gomes e Simon Rolfes. Il primo passo del programma è un’app per tutti i giocatori d’Europa a livello élite. Inizialmente sarà disponibile in francese, inglese, italiano, portoghese, russo, spagnolo, serbo e tedesco. Nel corso della stagione saranno aggiunte la lingua greca, polacca e turca.

“Sarebbe stato fantastico avere queste informazioni quando ho iniziato la carriera”, ha spiegato Abidal a Uefa.com. Il francese ha contribuito alla sezione My Image dell’applicazione, che aiuta i giocatori a gestire il rapporto con i mezzi di comunicazione e i social media. “L'app è suddivisa in diversi argomenti – ha proseguito il transalpino –: dalla gestione finanziaria, al rapporto con i media, fino alla gestione dell'immagine. Sono informazioni molto utili per qualsiasi calciatore, a prescindere dalla fase della sua carriera”.

In precedenza non esistevano iniziative centralizzate che offrissero le stesse informazioni ai calciatori di tutto il continente, permettendo loro di condividere le prassi ottimali. UEFA For Players cerca di colmare queste lacune e può essere scaricata da federazioni, società e associazioni calciatori continentali. Suddivisa in otto moduli tematici, utilizza video-simulazioni full-immersion e studi di casi concreti. È molto interattiva e presentata sotto forma di gioco, offrendo le informazioni più aggiornate sulla gestione della carriera nel football.

“È un’iniziativa rivoluzionaria della UEFA, che con un’app può aiutare concretamente i giocatori a prendere decisioni importanti in varie fasi della carriera”, ha commentato Nuno Gomes. Il portoghese ha utilizzato la sua vasta esperienza per contribuire al modulo My Game, che informa sulle regole del calcio e delle competizioni. “L’app – ha chiarito il lusitano – offre consigli e assistenza con un semplice tocco dello schermo. In più ci sono simulazioni su otto argomenti: dai pericoli delle combine, a come reagire a un tentativo di corruzione, fino alla preparazione per quello che verrà dopo il calcio”.

Gli ha fatto eco Simon Rolfes, ex centrocampista e attuale direttore sportivo del Bayer Leverkusen, che ha dato i suoi input per il modulo My Finances. Il tedesco sa bene che i giocatori devono affrontare “tante novità” all’inizio della carriera, dalle questioni finanziarie ai media. Il suo consiglio? “Fate solo cose che capite bene. Se non capite qualcosa, allora non fa per voi. In questo modo evitate molti problemi”. È chiaro: la UEFA non vuole perdere il derby con la tecnologia.

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