HA VISTO ACCOLTELLARE UN COMPAGNI DI CELLA

Maravilla Martinez adesso si gode il derby di Avellaneda: “Ma quando ero in carcere…”

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32 anni a luglio, il Maravilla Martinez si è regalato un momento magico: ha segnato il gol pesante del derby di Avellaneda, proprio contro l'Independiente che lo voleva. Ma lui è andato al Racing...
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Adrián Martínez ha parlato martedì, tre giorni dopo il suo gol per la vittoria del Racing nel derby di Avellaneda, e ha ripercorso i momenti difficili che ha dovuto vivere prima di godersi questo momento magico: “Non mi rendo conto di cosa sta succedendo nella mia carriera e dei progressi che sto facendo. Non colgo la dimensione, quello che dico è che tutti ci uccidiamo per raggiungere il risultato. Sembra un po' egoistico dire che ho segnato il gol della vittoria, quando tutti lavoravamo per quello", ha detto Maravilla dopo la sua consacrazione contro l'Independiente.

Dio e la prigione...

Successivamente, l'attaccante 31enne ha parlato del suo approccio alla religione che lo ha aiutato ad affrontare i giorni in prigione, quando è stato accusato di aver derubato e bruciato una casa, colpa rispetto alla quale era innocente: “Il primo giorno in cui ho incontrato Dio in prigione mi sono sentito come se avessi avuto un colpo di fortuna. Mi piace che le persone vedano che coloro che cercano Dio li aiuteranno. Aiuta tutti quelli che vanno in chiesa ad un certo punto e le cose vanno per il meglio".

Non solo: “Ho perdonato chi mi accusava di essere colpevole”, ha detto l'attaccante, che ha ricordato la durezza dei momenti in carcere: “Il primo giorno ero in questura, poi al carcere di Campana. Dovevi vedere come hanno accoltellato un carcerato...Ho trascorso circa sette mesi in carcere. Ogni settimana aspettavo che il caso finisse ed ero ancora innocente. Non ho mai perso la speranza, ma stava diventando complicato".

Maravilla Martínez, la promozione, il salto al Racing...e quando per poco non finì all'Independiente: "Quando ho preso la maglia numero 9 del Racing mi hanno detto che era pesante, ma l’ho presa lo stesso" - ha commentato - "Ci sono state anche alcune squadre che mi hanno chiamato, il mio agente me ne ha parlato. È successo perché sono uscite le indiscrezioni sull'Independiente, la verità è che avevano chiamati alcune squadre, non solo l'Independiente. Quando andai al Racing, sorse quella controversia ma il mio rappresentante se ne occupò in ogni momento e lui decise di venire al Racing".

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