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Mondiale 2026: la FIFA valuta l’esclusione di Israele

Gianni Infantino
La FPA ha fatto richiesta formale alla FIFA di escludere la nazionale israeliana dai prossimo mondiale di calcio
Danilo Loda

Il conflitto israelo-palestinese continua ad avere ripercussioni anche sul calcio internazionale e sul prossimo Mondiale 2026. La Palestinian Football Association (PFA) ha presentato una formale richiesta alla FIFA, chiedendo la sospensione della Israel Football Association (IFA) da tutte le competizioni internazionali. La richiesta, che cita violazioni del diritto internazionale e pratiche discriminatorie, pone la FIFA di fronte a una sfida geopolitica di notevole complessità, destinata a influenzare non solo il mondo sportivo, ma l'intero panorama politico globale.

Le accuse della PFA

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Secondo la richiesta fatta dalla Federazione Palestinese, l'IFA dovrebbe essere sanzionata per tre motivi principali: l'occupazione israeliana di Gaza, le restrizioni imposte ai calciatori palestinesi che ne impediscono la partecipazione equa alle competizioni e la presenza di club israeliani in territori ritenuti illegali dal diritto internazionale. Queste accuse evidenziano come il conflitto politico si intrecci profondamente con il mondo dello sport, influenzando direttamente la partecipazione e la competitività nel calcio internazionale.

Mondiale 2026: la FIFA valuta l’esclusione di Israele- immagine 2

La risposta dell'IFA e l'indagine FIFA

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L'IFA, ovviamente, ha respinto categoricamente le accuse, definendo la richiesta un tentativo palesemente volto a politicizzare lo sport. Nel frattempo, la FIFA ha avviato indagini approfondite dando il compito di esaminare le accuse di discriminazione al suo comitato disciplinare. Al tempo stesso ha dato mandato al suo comitato di governance e conformità di valutare la presenza di club israeliani nei territori palestinesi. Questi interventi sottolineano l'impegno della FIFA a procedere in modo imparziale e rigoroso, garantendo un giusto processo prima di prendere decisioni che potrebbero avere ripercussioni durature.

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Il messaggio di Gianni Infantino

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Il presidente della FIFA, Gianni Infantino, ha riconosciuto la gravità della situazione in una dichiarazione ufficiale, sottolineando l'importanza della pace e invitando alla fine immediata della violenza. Infantino ha ribadito che, per garantire una valutazione imparziale, sarà essenziale seguire un iter di indagine rigoroso che prenda in considerazione tutte le evidenze presentate.

Infantino, presidente FIFA

Implicazioni per le qualificazioni al Mondiale 2026

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Attualmente, sia la Palestina che Israele sono impegnate nelle rispettivi giorni di qualificazione per il Mondiale 2026 negli USA. L'esito dell'indagine FIFA, sulla richiesta della PFA, potrebbe infatti avere un impatto significativo sui progressi di entrambe le nazionali, introducendo ulteriori incertezze nel percorso verso la fase finale del mondiale.

L'indagine avviata dalla FIFA sulle accuse della PFA rappresenta uno degli episodi più complessi e delicati che il calcio internazionale abbia mai dovuto affrontare. La decisione finale, che potrebbe determinare l'esclusione della nazionale israeliana dalle competizioni internazionali, avrà implicazioni ben oltre il campo di gioco, evidenziando come le tensioni geopolitiche possano influenzare la partecipazione sportiva.