Gestione e monopolio di un giro internazionale di droga e armi da fuoco. Una rete che riforniva gli spacciatori di tutto il Regno Unito con la merce che veniva importata dai Paesi Bassi, dalla Spagna e dagli Stati Uniti. Sei capi d’accusa pendevano sulla testa del 48enne Wayne Mckenzie, ex calciatore professionista, districatosi nel campionato scandinavo dopo i primi anni da semiprofessionista in Inghilterra.
Contatti in Spagna per riciclare il denaro delle importazioni
Un passato da calciatore, oggi Mckenzie è dietro le sbarre: 30 anni di reclusione
Anni e anni di indagine…
La sentenza è arrivata venerdì con la Crown Court di Liverpool che lo ha condannato a 30 anni di reclusione. Assieme a lui, anche il fratello più giovane Craig, di anni 41, è stato condannato a 20 anni di reclusione. Dopo l’esperienza calcistica, Wayne si è dato alla vendita di prodotti farmaceutici di alto livello, ma i suoi clienti più “fedeli” erano alcuni tra i criminali più potenti di Manchester e Londra con le distribuzioni che sono arrivate perfino in Galles.
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I fratelli Mckenzie sono stati catturati dopo che la polizia francese è riuscita a violare la piattaforma Encrochat, che viene periodicamente utilizzata anche dalla criminalità organizzata. Dopo essere entrata in possesso del materiale sulla piattaforma, la polizia ha diffuso le prove con tutte le forze dell’ordine europee. Come riportato dalla BBC. Oltre al contrabbando e alla vendita di armi da fuoco ai minori, dagli ultimi messaggi di Mckenzie rintracciati sul sito, l’ex calciatore fa riferimento ad un presunto peschereccio che lo avrebbe aiutato a importare tonnellate di cannabis nel Regno Unito.
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