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DDD Story – I migliori marcatori di sempre ai Mondiali

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La Storia dei Mondiali parla a suon di gol...

Redazione DDD

Se avete visto l'ultima foto di Ronaldo e Messi, l’iconico scatto per Louis Vitton in cui si vedono i due calciatori sfidarsi su una scacchiera, vi sarete inevitabilmente schierati da una o dall’altra parte. D'altronde, come potrebbe essere altrimenti. La sfida tra i due è iniziata a suon di palloni d’oro nel lontano 2008, quando Cristiano Ronaldo vinse il massimo titolo individuale proprio davanti alla pulce. L’anno successivo la stessa scena, ma a parti invertite. E poi avanti così, con l’alternarsi più o meno ritmico dell’uno nei confronti dell’altro. Il primo break è arrivato nel 2018, con la vittoria di Luka Modrić, poi di nuovo doppietta di Messi e infine il 2022 con Karim Benzema.

Definite chi sia il più forte è impresa non da poco: soprattutto ingiusta, poiché non necessaria

Ma si sa, a noi esseri umani piace definire le cose, dare le etichette, classificare tutto... Chi è il GOAT del calcio? The Greatest Of All Times, il più forte di tutti i tempi? Sarà la classe e il talento innato di Messi o l’impegno e la determinazione di Ronaldo a prevalere? Per ora non c’è ancora un verdetto definitivo, e questo mondiale, probabilmente l’ultimo per entrambi, potrebbe porre fine a questo dualismo che va avanti da quasi quindici anni.

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(Photo by Buda Mendes/Getty Images)

Nella classifica dei cannonieri di tutti i tempi per le competizioni mondiali sono entrambi a quota 8 gol, e attenzione come sempre, a Ronaldo, bancato a 15 come capocannoniere in Qatar. A tal proposito, se volete puntare su CR7, potete spesso ottenere un bonus immediato senza deposito dedicato esclusivamente ai Mondiali. Finora per lui 1 gol nella sfida contro il Ghana. Messi invece è andato a segno già due volte. Ma quanto distano dalla vetta? Chi è il giocatore che ha realizzato più gol nella storia dei mondiali? Di seguito la classifica dei migliori 5:

Miroslav Klose (16 gol)

L’ex bomber di Bayern Monaco e Lazio ha il record finora difficilmente superabile di sedici realizzazioni in quattro edizioni del mondiale (5 gol nel 2002, 5 nel 2006, 4 nel 2010 e 2 nel 2014) ed è anche il miglior marcatore di tutti i tempi con la Germania (71 gol). Con la nazionale tedesca ha vinto la Coppa del Mondo nel 2014, è arrivato secondo nell’edizione 2002 e due volte terzo.

Inizia nell’Homburg, squadra militante nella quarta divisione tedesca, per poi passare al Kaiserslautern. Gioca principalmente nella seconda squadra, ma nella stagione ‘99-00 fa il suo esordio nella Bundesliga. Con i Diavoli rossi metterà a segno 44 reti in campionato con 120 presenze prima di passare, nel 2004, al Werder Brema, neolaureato campione di Germania. 63 gol in 132 partite è il bottino che conquista a Brema nelle tre stagioni che lo separano dal Bayern Monaco.

L’esordio con la squadra di Monaco di Baviera avverrà proprio contro il Werder nei quarti di finale di Coppa di Lega tedesca, il 28 luglio 2007. Dopo le prime due stagioni, fatte di 20 gol in 53 presenze, non riesce a mantenere una continuità e il tecnico van Gaal preferisce la coppia d’attacco Thomas Müller e Mario Gómez, costringendo Miro in panchina. Finisce l’era Bayern e inizia la rinascita laziale.

Il 9 luglio 2011 viene ufficializzato l’acquisto a parametro zero da parte della Lazio, con la quale firmerà un contratto biennale. Resterà a Roma cinque stagioni, realizzando 54 reti in 139 presenze e vincendo una Coppa Italia nella stagione 2012-13.

Ronaldo (15 gol)

Ronaldo Luís Nazário de Lima, meglio conosciuto come il Fenomeno, è stato probabilmente il più forte attaccante della storia. Veloce, forte nel dribbling, capace di calciare indistintamente con il destro e con il sinistro, una tecnica sopraffina e una capacità di muoversi tra le linee da far tremare le difese avversarie. Ha vestito le maglie di Cruzeiro (di cui è anche proprietario), PSV, Barcellona, Inter, Real Madrid, Milan e Corinthians.

Se non fosse stato per i numerosi infortuni avrebbe avuto numeri molto più elevati di quelli già straordinari collezionati in carriera: 352 gol totali in 518 partite ufficiali nei vari campionati; 62 reti in 98 presenze con la nazionale; 2 volte pallone d’oro (1997, 2002); 2 Coppe del Mondo con il Brasile (1994, 2002) 1 Confederations Cup (1997), 2 Coppe America (1997, 1999), 1 bronzo olimpico nel ‘96 e decine di altri trofei individuali e con i club.

Gerd Muller (14 gol)

Considerato il più grande centravanti tedesco e uno dei più forti della storia del calcio, Gerhard Müller è scomparso il 15 agosto 2021 all’età di 75 anni. In carriera ha messo a segno l’incredibile cifra di 730 reti in 788 partite ufficiali ed è ancora oggi il miglior marcatore della Bundesliga con 365 gol. Ha vinto il pallone d’oro nel 1970 e due scarpe d’oro (1970 e 1972). Oro ai Mondiali del 1974 e Oro agli Europei del 1972.

Inizia la carriera da calciatore con il TSV 1961 Nördlingen, la società del suo paese, per poi passare, a 19 anni, al Bayern Monaco. In 15 stagioni con i Bavaresi fu quattro volte campione di Germania (1969, 1972, 1973 e 1974), tre volte campione d’Europa (1974, 1975, 1976), vinse la Coppa Intercontinentale (1976) e la Coppa delle Coppe (1967). Nel 1979 fu ingaggiato dai Fort Lauderdale Strikers, nell’American Soccer League, dove terminò la sua carriera.

In Nazionale ha l’incredibile score di 68 reti (secondo alle spalle di Klose) realizzate in 62 presenze con una media di 1,09 gol a partita.

Just Fontaine (13 gol)

Originario del Marocco ma di nazionalità francese, Just Fontaine ha il merito difficilmente eguagliabile di aver realizzato 13 gol in una sola edizione dei Mondiali, quelli di Svezia 1958. Con 3 gol nella prima partita, 2 nella seconda, 1 nella terza, 2 nei quarti, 1 in semifinale e addirittura 4 nella finale per il 3° posto detiene la seconda media gol più alta in un mondiale (2,17 gol a partita).

Gli inizi sono in Marocco, nell’USM Casablanca, dove realizza 62 reti in 48 presenze prima di trasferirsi a Nizza, in Francia. Tre stagioni nella Costa Azzurra e poi via allo Stade de Reims, dove resterà per sei stagioni. Il ritiro prematuro, a soli 29 anni per i continui problemi fisici, non gli permisero di esprimere al massimo il suo incredibile talento.

Un bronzo ai mondiali del ‘58, tre campionati francesi (1958, 1960, 1962) e una Coppa di Francia (1958) è un misero bottino che non rende giustizia alla grandezza di questo attaccante.

Pelé (12 gol)

O Rei non avrebbe bisogno di presentazioni: calciatore del secolo e Pallone d’Oro Fifa del secolo; unico calciatore a ricevere il Pallone d’oro Fifa onorario; unico calciatore ad aver vinto tre edizioni dei Mondiali (1958, 1962, 1970); record di reti in carriera (1281 gol in 1363 partite); "Patrimonio storico-sportivo dell’umanità” nel 2011.

Nonostante Pelé e Maradona abbiano giocato in periodi differenti, la rivalità tra i due va avanti ancora oggi. Giornalisti ed esperti del settore non riescono a concordarsi nel decretare quale sia stato il più grande calciatore della storia, e ricorda l’attuale competizione tra Cristiano Ronaldo e Lionel Messi, altri due candidati al titolo di GOAT. Sembra una partita a scacchi infinita, dove ogni generazione presenta nuovi interpreti che cambiano le disposizioni, aggiungono e tolgono nuovi pezzi sulla scacchiera. Si arriverà mai a una conclusione? Noi crediamo proprio di no...

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