
di Franco Ordine -
NON SI MUOVE

HAIFA, ISRAEL - OCTOBER 11: Head coach of Juventus Massimiliano Allegri arrives at the stadium prior to the UEFA Champions League group H match between Maccabi Haifa FC and Juventus at Sammy Ofer Stadium on October 11, 2022 in Haifa, Israel. (Photo by Daniele Badolato - Juventus FC/Juventus FC via Getty Images)
di Franco Ordine -
Chi pensa che Max Allegri sia stato davvero tentato dall’idea di partire all’improvviso da Torino, abbandonare per qualche tempo il figlio Giorgio che vive a Torino e il nipotino che sta a Milano, lasciare la Juve e dirigersi verso il calcio d’Arabia, un calcio finto e dedito solo ad arricchire qualche datato campione, non ha capito nulla dell’uomo e ancor meno del professionista.
Tra i soldi e l'orgoglio
Allegri non ha nessun interesse a diventare “il più ricco di Livorno” intanto perché già così è messo abbastanza bene economicamente per sé stesso e per le future generazioni che portano il suo cognome. Ma poi c’è un altro tema che nessuno prende in considerazione e che vale più dei petrodollari dell’Arabia. E che riguarda l’orgoglio del professionista.

Allegri non vuole chiudere così il suo secondo ciclo juventino. Adesso, dopo la parentesi disciplinare, e ricostituito tutto il nuovo management sportivo, può tornare a fare solo e soltanto il suo mestiere. Cioè l’allenatore. Dedicando tutte le migliori energie alla squadra, agli allenamenti, alle scelte senza invece doversi occupare di tutto il resto come è successo da gennaio 2023 fino a Udine.
© RIPRODUZIONE RISERVATA