ORGOGLIO SENZA SBOCCHI PER IL MILAN

TACKLE DURO – Il derby dei media sullo Scudetto in ritardo di Inzaghi

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Due anni dopo quello che doveva essere il tricolore della stella l’Inter si ritrova a festeggiare il primo trionfo dell’allenatore, che è stato un valore aggiunto solo dopo 3 anni e dopo due eliminazioni agli ottavi di Champions...
Redazione Derby Derby Derby

Il triennio alla fine sarà ricordato come vincente, ma non è stato così. A Simone Inzaghi Marotta e Ausilio hanno consegnato un’Inter che poteva e doveva aprire un ciclo e vincere di più. Mentre, al di là delle Coppe, ci si ritrova con un solo Scudetto, vinto due anni dopo quello del Milan e anche ieri, lo stesso Pioli ha fatto l’ammissione un po' velenosa “l’Inter ha da anni la squadra più forte”. Parole che fanno scopa con quelle di Massimo Moratti, che qualche giorno fa ha parlato di Scudetto 2022 "regalato" dall’Inter al Milan.

Ora Inzaghi gongola

Ma una settimana fa, dopo il pareggio casalingo col Cagliari, era stato preso in giro dallo staff di Conte, visto che l’Inter ha fallito perfino il record dei 103 punti, unico sfizio che si poteva togliere in questa annata dove ha chiuso al secondo posto il girone di Champions con la Real Sociedad, e si è fatta eliminare dall’Atletico più scarso e demotivato dell’era Simeone. Insomma, è giusto festeggiare ma se si guardano davvero questi tre anni ci sarebbe poco da festeggiare, si poteva fare molto di più.

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Poi è bello vincere lo Scudetto in un derby, tirato e con qualche zuffa, dove anche il Milan ha provato nel finale a dare una sterzata d’orgoglio, senza riuscirci. Anche il Milan dovrebbe spiegare al mondo dello sport per quale miracolo sportivo due anni fa Calabria ha vinto lo Scudetto mentre Perisc no, perché il livello tecnico tattico di alcuni giocatori rossoneri mette il sale sulla ferita dell’Inter, che non sanguina più ma che non si potrà mai dimenticare, visto che il giro a vuoto del 2022 porta il nome di Simone Inzaghi come primo responsabile, esattamente come oggi per il mondo è il simbolo della vittoria.

Poi ci sono gli sfottò da Derby. Materazzi pubblica i sei risultati dei sei derby che il Milan ha perso di fila. Calhanoglu una foto in cui festeggia con la coppa dello scudetto mentre tutto il resto di Milano gli dà del “serpente” o del “pagliaccio”. È giusto festeggiare la seconda stella, ma non dimenticare la prima stecca. Quella presa da una squadra meno forte ma più compatta.

Inzaghi ci ha messo troppo tempo per vincere, tanto che le critiche di un anno fa, quando il Napoli aveva fatto il vuoto a gennaio, a Simone arrivavano anche dall’Interno, con la I maiuscola. La festa però è quella di alcuni giocatori arrivati per sostituir i big. Come Thuram, arrivato per far dimenticare Lukaku e che, almeno in Italia, è riuscito a farcela. Il trionfo è nei campioni come Lautaro Martinez, che se fosse stato per la maggioranza dei tifosi interisti avrebbe fatto panchina a Mauro Icardi. Perché alcuni sono così provinciali anche se vivono nella Milano più Internazionale di sempre. Resta la seconda stella che fa impazzire lo Juve twitter e quelli alla Zampini, che dicono che l’inter sul campo ne ha vinti solo 19. È vero, eh. Il ventesimo all’Inter gliel’ha dato la Juve, alla quale la Giustizia nel 2006 ne ha tolti solo Due. Anche in quel caso, forse con un po’ di ritardo. Ma la storia dell’Inter ci insegna che l’attesa può aumentare il piacere, e non c’è nulla di più godereccio per un’interista di vincere uno scudetto in un derby col Milan e di averne 20 perché uno glielo ha donato Madama.

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