CON SOULE, GATTI E FAGIOLI

TACKLE DURO – Il derby dei media su Allegri meglio di Inzaghi

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In Serie A la Juve di Mr Gabbione viaggia a 56 punti e ha battuto Simone anche a San Siro, sulla Juve incombe la giustizia sportiva ma tra i due allenatori solo Allegri si sta meritando la riconferma

Redazione DDD

di Roberto Dupplicato -

È il calcio, bellezza. Simone va ai quarti di Champions e scrive la storia dell’Inter, ma poi perde con la Juve e si ritrova risucchiato in una volata dove ci sono sei squadre per tre posti. Uscito malamente in Europa con Maccabi Haifa e Benfica, Allegri ora prova a vincere l’Europa League mentre Simone proverà a dimostrare che i rossi di Lisbona non sono più quelli di Eusebio, anche se hanno un ex come Joao Mario in stagione di grazia con 18 gol e dente avvelenato, visto che l’ha già giurata via social ai nerazzurri.

Pizzicotti e attacchi...

Pioli annaspa, Spalletti vola, Mourinho ha perso ultimamente con Lazio, Sassuolo e Cremonese, la Lazio vola, ma la seconda squadra che ha fatto più punti è la Juve di Max Allegri, quello che vince a San Siro tra mille e sacrosante polemiche, ma con Soulè, De Sciglio, Gatti e Fagioli in campo. La Russa dal Senato pizzica i rivali ma da la Politica nel Pallone attacca Simone: "Quando giochiamo contro la Juventus partiamo sempre da -1 e questo lo sappiamo, ma questo non giustifica la povertà dal gioco dell'Inter. C'erano 70 minuti per recuperare. Mi fa ridere che qualcuno abbia messo in discussione il tocco di mani, sappiamo che contro di loro bisogna fare sempre qualcosa di più. L'arbitro non è andato al Var per ignavia, per non assumersi la responsabilità”.

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Nel frattempo su Qsvs Stefano Donati prepara una grafica con i nomi del dopo Inzaghi e, viste le vicissitudini di Roma e Tottenham si parte dai grandi ritorni di Conte e Mourinho, poi De Zerbi con i suoi 15 milioni di clausola dal Brighton e Thiago Motta del Bologna, un eroe del triplate che guadagna 1,8 milioni a stagione e che per questo fondamentale motivo sarebbe certamente il primo della lista di Zhang, che non vede l’ora di pagare meno qualcosa.

Fate i conti con la Juve è l’apertura del Corsport perché di fatto la Juve oggi è in corsa pure col meno 15, a dimostrazione di come questa Serie A sia fatta di cartapesta. Ma certamente è stata l’Inter di Inzaghi a dare coraggio alla Juve che ha ritrovato il suo DNA e si è rilanciata visto che quelli della Next Gen sono stati protagonisti a San Siro. La Champions è fondamentale per i conti, porta decine di milioni solo a partecipare e se vai avanti come tutte le altre italiane quest’anno il rischio è di prenderne centinaia, di milioni. La Juve oggi è gambe all’aria con i conti, ma quando c’era Marotta le due finali di Champions portarono circa 200 milioni, senza dover pagare i premi vittoria, tanto in finale si perdeva con goleada di Barça e Real: se era un piano sono stati argutissimi.

Tuttosport ovviamente deve dire qualcosa per stupire e così apre con “Anche Rocchi smonta l’Inter” come se i tocchi di mano non li avessero visti tutti e come se dovessimo ascoltare ancora Rocchi, come se non bastassero le cose che abbiamo visto in campo. Dai… Più interessante è l’apertura de La Gazzetta, che parla di mezza Inter in Uscita. Lukaku e Brozovic via, Thuram e Firmino a Milano, anche per Correa è finita e lui è proprio il simbolo del fallimento Inzaghiano. Perché se è vero che in Europa li ha riportati ai quarti (e ha fatto uno scivolone comunicativo, un altro) parlando di “storia”. Ha pure coccolato e protetto Correa mentre Marotta trattava Dybala. Davvero mai una Joya.

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