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Guai in vista per Simone Inzaghi. L'allenatore dell'Al Hilal ha lasciato fuori dalla lista per il campionato il brasiliano Renan Lodi. Il terzino sinistro ha deciso di chiudere in maniera unilaterale il contratto che lo lega al club saudita, promettendo una battaglia legale: «Ho preso la decisione di difendere i miei diritti», ha spiegato in una nota. Fra lui e la società si prospetta una lunga querelle perché il club ha già comunicato di non voler accettare le dimissioni.
In casa Al Hilal scoppia il caso Renan Lodi. Il terzino brasiliano, in Arabia dal 2024, è stato escluso dalla lista presentata per il campionato saudita. Il club, infatti, ha raggiunto il limite massimo di stranieri tesserabili. Di conseguenza, ha lasciato fuori rosa il brasiliano che non parteciperà al campionato nazionale. Potrà giocare solo nelle partite della Champions League Asiatica. Il giocatore è arrivato nel club di Inzaghi a gennaio 2024 e il contratto è valido fino al 2027.
Lodi, chiaramente, non ha gradito e ha deciso di rescindere in maniera unilaterale il contratto. Il club saudita, in risposta, ha annunciato di voler intraprendere ogni misura necessaria sul piano legale per difendere i suoi diritti. Fra l'Al-Hilal e il brasiliano, quindi, si prospetta un vero e proprio scontro legale. Lodi, nel frattempo, ha spiegato con un lungo messaggio le motivazioni che lo hanno spinto a questa decisione: "Sono arrivato nel 2024, orgoglioso di giocare nel più grande club d'Asia. Ho sempre lottato per gli obiettivi, ho sempre dato il massimo. In poco tempo ho conquistato quattro trofei, ma ho sempre voluto di più. Ho lavorato duramente per aiutare l’Al Hilal a restare al vertice, dove merita di stare. Ma dopo la preparazione sono stato sorpreso dalla notizia che non avrei potuto giocare in campionato".
"Avrei potuto disputare solo poche partite nella Champions League Asiatica. Nelle ultime settimane ho cercato di parlare con il club per poter cambiare questa decisione. Ma non ho mai ricevuto risposte su come risolvere la questione in modo amichevole. Per questo motivo mi sono rivolto ad una assistenza legale. Non posso essere privato del diritto di esercitare la mia professione e ho preso la decisione di difendere i miei diritti", termina.
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