aspettative mancate

Amorim-United, storia di un rapporto che fatica a sbocciare

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L'arrivo di un nuovo allenatore a Manchester avrebbe dovuto risollevare le sorti dei Red Devils, ma la realtà racconta altro e il rischio è quello di bruciarsi
Riccardo Carsetti

Il 1° novembre doveva essere il giorno di un cambio radicale nella stagione del Manchester United, infatti venne annunciato come nuovo allenatore l'enfant prodige Ruben Amorim. Infatti dopo diversi risultati mediocri, la società ha deciso questo cambio per salvare la faccia e porre le basi per la stagione successiva.

Le premesse erano alte

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L’approdo di un giovane e ambizioso allenatore come Ruben Amorim era un’operazione troppo golosa per farsela sfuggire ed ecco che la dirigenza dei Red Devils ne ha approfittato senza aspettare la prossima estate. Il tecnico, infatti, aveva incantato tutta l’Europa con il suo gioco moderno, tanto da issarsi nei primi posti nella classifica generale di Champions League. Oltretutto le aspettative su di lui si basavano anche su una ricostruzione della squadra, dell'identità di gioco, ma anche dell'identità fuori dal campo che si stava perdendo. Ripartire da un tecnico così intrigante doveva, nelle ambizioni della proprietà, riportare entusiasmo, convinzione, ma anche quel carisma di cui si è contraddistinto negli anni.

Amorim e la felicità perduta

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Le premesse per fare bene erano tante, la strada era tracciata verso una rapida risalita, ma qualcosa si è inceppato. Quella felicità che portava l’allenatore portoghese ben presto si è rivelata un fuoco di paglia, incappando in parecchie sconfitte, addirittura 4 consecutive nel mese di dicembre, prestazioni deludenti ed un’identità che fa fatica ad emergere. Anche nelle dichiarazioni di Amorim si percepisce tutta il suo disappunto, come nella sua ultima conferenza stampa: "E' un po' imbarazzante essere l'allenatore del Manchester United". Parole forti, segnate da un profondo rammarico per quello che sta avvenendo.

Amorim

Tra problemi di continuità e adattabilità

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Il neotecnico portoghese ha riscontrato problemi nel dare un gioco alla propria squadra, che sembra impaurita in difesa e poco efficace in attacco. I giocatori sembrano non recepire l'idea tattica di Amorim, con un gioco confusionario, poco fluido e per niente concreto. Ad avallare queste sensazioni sono anche il rendimento discontinuo di giocatori come Antony, Casemiro, Maguire, ma anche la non adattabilità di Zirkzee e De Ligt. A non aiutare l'ex Sporting sono anche le scelte della proprietà, che non sembra interessata alle sorti del Manchester United sprecando soldi in continuazione.

Risorgere dalle ceneri è possibile?

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Il rischio di bruciarsi l’ambiziosa, seppur breve, carriera, approdando in una squadra e società allo sbando, era altissimo. Adesso le aspettative si sono appiattite e con esse la delusione ha preso il sopravvento. Il pubblico rumoreggia, stanco di rivivere la stessa stagione ogni singolo anno e affranto per quel passato che fu. Ripartire non sarà facile, ma tutte le componenti devono essere unite per sostenere Ruben Amorim, timoniere che, per ora, ha perso la sua guida.

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