Angel Di Maria, dopo aver giocato per 18 lunghi anni nei migliori campionati europei, torna al Rosario Central, squadra che lo fece esordire nel 2005. Con un emozionante post su Instagram, El Fideo ha voluto salutare il vecchio continente.
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Angel Di Maria saluta l’Europa: “È il momento di tornare a casa mia”

L'avventura europea del Fideo

Di Maria esordì 20 anni fa con la maglia del Rosario Central. Nel 2007, il Benfica portò in Europa. Con la maglia delle Águias, l'argentino vinse il campionato nella stagione 2009/2010 e 2 Coppe di Lega portoghesi. Nell'estate del 2010 il Real Madrid comprò il talentuoso giocatore per una cifra che si avvicinò ai 25 milioni di euro più alcuni bonus legati alle prestazioni individuali. Durante la sua esperienza nella capitale spagnola, vinse la Liga 2011/12, due volte la Copa del Rey (10/11 e 13/14), la Supercoppa spagnola nel 2012, la Champions League 2013/14 e la Supercoppa UEFA nel 2014. Per averlo, il Manchester United sborsò l'importante cifra di 78 milioni di euro.
Dopo la deludente spedizione inglese, Di Maria divenne un giocatore del Paris Saint-Germain dove vinse, in 7 stagioni, 19 trofei tra cui spiccano le 5 Ligue 1. L'argentino, dopo l'esperienza sotto la Tour Eiffel, firmò per la Juventus a parametro zero, segnando anche all'esordio contro il Sassuolo. La sua avventura bianconera, però, durò una sola stagione e tornò al Benfica. Nelle ultime stagioni, ha vinto la Supercoppa portoghese del 2023 e l'Allianz Cup (Coppa di Lega) 24/25.
Angel Di Maria: "La mia carriera in Europa è terminata"
Dopo l'eliminazione del Benfica dal Mondiale per Club, l'esperienza in Europa di Di Maria è terminata. Con un lungo ed emozionante post su Instagram, El Fideo ha voluto salutare e ringraziato il continente che lo accolse 18 anni fa.
"Oggi è il mio momento di tornare a casa, la mia carriera in Europa è finita. Sono passati tanti anni, ho giocato per tanti club, me ne vado carico di tante esperienze indimenticabili.
Sono stati 18 anni in Europa, dove non solo mi sono divertito a vivere in città bellissime, ma anche in club enormi, con tante persone meravigliose, ho stretto amicizie che porterò per sempre nel mio cuore, ognuno dei momenti incredibili che ho vissuto mi ha reso quello che sono oggi. Anche essere colpito, piangere, arrabbiarsi, rialzarsi e andare avanti ha fatto parte della mia formazione e della mia crescita come calciatore e come persona, senza dubbio.
Non mi stancherò mai di ringraziare tutti i club in cui sono stato per tutto quello che hanno fatto per me, Benfica, Real Madrid, Manchester United, Paris Saint-Germain e Juventus, per avermi aiutato a crescere come giocatore e come persona, in ogni club ho avuto la fortuna di trovare ottimi compagni di squadra e persone dello staff (cuochi, magazzinieri, fisioterapisti, medici e tutte quelle persone che nessuno vede o conosce e che lavorano instancabilmente per aiutarci) non li dimenticherò mai.
Nel 2007 sono arrivato molto giovane, con i miei genitori e le mie sorelle, con paure, incertezze, ma a poco a poco sono cresciuto, maturato e oggi sono circondato dal loro amore e da quello di mia moglie e delle mie figlie. Grazie di cuore a Portogallo, Spagna, Inghilterra, Francia e Italia per avermi aperto le porte del vostro Paese. Addio, Angel".
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